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Cronaca

Abusi edilizi, da Legambiente dati allarmanti per Latina e il Lazio

Solo nel 2011 nella provincia pontina sono state decine i casi messi in evidenza da indagini e sequestri. A San Felice Circeo, Formia, Sabaudia, Gaeta e Fondi quelli più eclatanti

Legambiente ha accolto con soddisfazione il processo di demolizione degli ecomostri di Quarto Caldo avviato nei giorni scorsi a San Felice Circeo.

Un processo che arriva al termine di un iter burocratico lungo 35 anni che finalmente ha permesso di abbattere i due scheletri abusivi nel cuore del Parco Nazionale del Circeo. Le ruspe sono entrate in azione mercoledì 31 ottobre inviate dal Comune di San Felice Circeo, che ha acquisito di diritto e gratuitamente l'area, anche con la collaborazione dell'Ente Parco e dell'Ufficio Vigilanza sull'abusivismo della Regione Lazio.

Ma la strada nell’ambito di una dura lotta all’abusivismo edilizio è ancora lunga, e si tratta comunque di un piccolo passo.

La stessa Legambiente fa sapere che tra il 2004 e il 2009, periodo nel quale non agisce alcun condono edilizio, sono stati 41.588 gli abusi edilizi che hanno sfregiato il Lazio, con una media di 18,9 abusi al giorno. In generale, Legambiente rileva che il 25% degli abusi (ossia 10.397 su 41.588) deturpa aree vincolate, mentre ben 9.149 (22%) hanno riguardato comuni costieri del Lazio e 14.430 (il 30% del totale) sono compiuti nella Capitale. Oltre al caso di San Felice Circeo, dunque, restano ancora altri ecomostri da demolire.

Solo nel 2011 sono stati decine i casi nella provincia di Latina messi in evidenza da molteplici indagini e sequestri; proprio a San Felice Circeo sono scattati i sigilli a una villa del valore di 400 mila euro a quanto pare senza nessuna concessione, a Formia a 16 appartamenti del valore di circa cinque milioni di euro sorti in violazione dei piani territoriali a due passi dal mare, in località Acquatraversa.

E ancora: le ruspe sono ferme di fronte a diversi ecomostri, primo tra tutti le 285 unità abitative della lottizzazione abusiva Bella Farnia ancora a Sabaudia, in attesa del giudizio della Cassazione, così come i dieci villini della lottizzazione abusiva nella piana di Sant'Agostino a Gaeta e gli abusi del camping Santa Anastasia di Fondi.

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