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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Sabaudia

Aggredita e ferita dal marito mentre tiene in braccio il figlio di un anno

Marito violento arrestato a Sabaudia dai carabinieri. Il giovane di 24 anni di origini indiane, in preda ai fumi dell’alcol, si è scagliato anche contro i familiari della donna e gli stessi militari. E’ finito in carcere

Prima ha aggredito e ferito la moglie, mentre questa teneva in braccio il loro bambino, poi in preda ai fumi dell’alcol si è scagliato anche contro i familiari della donna e i carabinieri: così un giovane di 24 anni di origini indiane è stato arrestato a Sabaudia dai militari della locale Stazione.

Un episodio arrivato al culmine di reiterate condotte di maltrattamenti nei confronti della moglie, quando il ragazzo ha aggredito fisicamente la donna mentre aveva in braccio loro figlio di circa un anno, provocandole delle evidenti lesioni. Appena ricevuta la segnalazione i carabinieri si sono precipitati presso l’abitazione della coppia e subito si sono operati per mettere in sicurezza la vittima e il bambino, che poi sono stati affidati alle cure dei sanitari del 118, anche loro intervenuti sul posto. 

Nel frattempo il marito violento, in evidente stato di alterazione psicofisica da abuso di alcol, ha continuato ad aggredire verbalmente i familiari della donna, giunti in suo soccorso, e tentava di aggredire anche i militari intervenuti. Il 24enne è stato così arrestato e, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura di Latina, tradotto presso la casa circondariale di Latina.

“L’attenzione del Comando Provinciale carabinieri di Latina rimane alta e costante sui reati inerenti la violenza di genere - spiegano dall’Arma -, per cui è fondamentale la collaborazione di tutti, non solo degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto della cittadinanza, la quale è invitata a ‘fare rete’ per prevenire l’odioso reato di violenza di genere, segnalando al numero di emergenza 112 qualsiasi situazione dubbia e casi di sospetta violenza di cui venga a conoscenza, per dare l’opportunità alle forze dell’ordine di intervenire con efficacia, prima che sia troppo tardi, per proteggere le donne vittime di violenza che non hanno la forza di chiedere aiuto. Allo stesso tempo ci rivolgiamo alle vittime, chiedendo loro di denunciare, senza timore, ciò che accade loro perché saranno ascoltate in un ambiente protetto, senza essere giudicate, ma con tutta la professionalità che meritano perché le violenze domestiche non sono né un fatto privato, né un amore da perdonare, ma sono un reato, in cui la relazione affettiva costituisce un’aggravante e non una scusante”.
 

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