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Cronaca Borgo Montello

Discarica di Borgo Montello, si scava tra i rifiuti dell'invaso S0

Partite le operazioni per portare alla luce le masse metalliche seppellite nella vasca interrata: serviranno tre mesi per capire se si tratta dei fusti tossici trafficati dalla camorra

Hanno preso il via ieri le tanto sospirate operazioni di scavo nell'invaso S0 di Borgo Montello. La speranza di poter far luce sulle ombre dei rifiuti tossici che la criminalità organizzata avrebbe sotterrato nelle vasche della discarica potrebbe presto diventare concreta. Serviranno infatti circa tre mesi per completare le operazioni e realizzare i monitoraggi sull'inquinamento ambientale dell'intera area.

La decisione di inviare delle ruspe presso la discarica di Montello per disotterrare le masse ferrose contenute nell'invaso S0 è stata presa nei mesi scorsi, dopo una serie infinita di polemiche, rinvii e discussioni nelle commissioni comunali, regionali e parlamentari. E alla fine è stata l'amministrazione regionale a finanziare le operazioni di scavo.

Nell'ormai famosa vasca della discarica si cercherà di capire la vera natura del materiale ferroso interrato. Il timore è che si possano trovare al suo interno i fusti tossici di cui alcune organizzazioni criminali si sarebbero liberate nel corso degli anni Novanta, così come ammesso dal pentito di mafia Carmine Schiavone.

Ieri, all'avvio dei lavori in discarica, erano presenti rappresentanti dell'amministrazione e del Consiglio comunale di Latina, tra cui il vicesindaco e assessore all'ambiente Fabrizio Cirilli. L'obiettivo della giunta e dell'opposizione per una volta sembra essere comune: fare chiarezza su una vicenda allarmante.

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