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Cronaca Cisterna di Latina

Tragedia a Cisterna: l’ultimo post di Luigi Capasso. E gli insulti sui social al carabiniere

Le parole su Facebook del carabiniere 44enne che si stava separando dalla moglie. Le reazioni del popolo social che ha seguito passo passo la tragedia di via Collina dei Pini

Possiamo solo pregare per quei due angioletti che non avevano nessuna colpa, spero solo che in cielo trovino pace...Piccole creature innocenti, preghiamo anche per la mamma. Mentre per te Luigi spero solo che vai in inferno”: è solo uno dei tantissimi messaggi che sono stati lasciati sulla pagina Facebook di Luigi Capasso, l’appuntato dei carabinieri di 44 anni in servizio a Velletri che dopo aver sparato e ferito gravemente la moglie, e ucciso le sue due bambine di 13 e 8 anni si è tolto la vita

La tragedia si è compiuta in un appartamento al secondo piano di una palazzina di via Collina dei Pini a Cisterna. L’uomo questa mattina intorno alle 5 ha raggiunto l’abitazione della moglie, Antonietta Gargiulo di 39 anni, che stava uscendo per andare a lavoro. Al culmine di una lite i colpi di pistola che l’hanno ferita gravemente. Poi 9 lunghe ore di angoscia: dalle notizie che emergono nel corso della mattinata Luigi Capasso è barricato in casa con le sue due figlie. Di ora in ora cresce la preoccupazione per le sorti delle due bambine, ma anche la speranza di saperle ancora vive. Speranza che viene spezzata alle 14.30 dalla conferma che arriva dal comandante provinciale dei carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano, dopo un’intera mattinata di trattative da parte dei negoziatori professionisti: le piccole sono morte, uccise probabilmente nel sonno, e l’uomo si è suicidato. 

Chi era Luigi Capasso

Difficile ricostruire i contorni di una vicenda dai risvolti tragici. Tra Luigi Capasso e la moglie era in corso una separazione che forse lui non aveva mai accettato. Sulla sua pagina Facebook il 44enne militare lasciava trasparire una vita tranquilla, di viaggi e giornate al ristorante. C'è anche qualche momento più cupo, ed una frase, in particolare, postata alcuni giorni fa: "A volte ti prende la voglia di diventare cattivo, ma purtroppo lo dici e non lo fai, per il semplice motivo che cattivi ci si nasce".

Gli insulti sui social

Per tutta la mattinata sulla pagina Facebook di Luigi Capasso si rincorrono appelli per convincerlo a desistere e a liberare le due bambine. "Luigi ti parlo da padre a padre - gli scrive un utente - tutto quello che ci può accadere nella vita di bello o di brutto non lo sappiamo, ma di sicuro un padre protegge sempre i suoi figli, e tu sei un padre”. "Non aggravare di più la situazione - gli scrivono ancora -. Dimostra di essere uomo: consegnati. Tutto si risolverà". "Lascia le bimbe - ancora -. Apri quella porta e lasciale vivere. Te lo chiediamo, pregandoti. Devono vivere. Lasciale subito”. 

Ma non mancano gli insulti e le parole di odio nei confronti del 44enne a cui viene dato del “mostro” e augurato di “bruciare all’inferno”. “Mostro devi andare all'inferno e li devi essere torturato” scrive un utente. Messaggi su questi toni che si moltiplicano dopo la notizia della morte delle piccole bambine e si mescolano a chi invece rivolge il suo pensiero alle due bambine e alla loro mamma che lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale, dopo aver perso le figlie. “Angioletti riposate in pace, e cara Antonietta hai un mondo, un popolo, un istituzione intera affianco a te, non sei sola... solo e colui che ha distrutto la sua famiglia. Sono sconvolto, dove riesce ad arrivare una mente umana” scrive un utente. 

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