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Nelle scuole

Cultura della legalità: studenti a confronto con i carabinieri sulla violenza di genere

L’incontro ha visto protagonisti i ragazzi del liceo Classico di Latina. Bullismo, cyberbullismo, internet e droga al centro invece dell’iniziativa con gli studenti Istituto comprensivo Pacifici di Sezze/Bassiano

Prosegue la campagna sulla “Cultura della legalità” dei carabinieri nelle scuole. Diversi gli incontri che ci sono stati anche negli ultimi giorni che hanno visto protagonisti gli studenti pontini che si sono confrontati, sui diversi temi, con i militari dell’Arma nell’ambito del protocollo d’intesa con il Ministero dell’Università e della Ricerca nei giovani.

A Latina il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, il tenente Monica Loforese, ha partecipato all’incontro didattico con 405 studenti del triennio del Liceo Classico Dante Alighieri di Latina, collegati on line. La videoconferenza è stata fortemente voluta dalla Eleonora Lofrese, unitamente al professor Antonio Incandela e alla professoressa Elena Polselli, al fine di approfondire la tematica della violenza di genere a seguito del Convegno organizzato dal Comando Provinciale Carabinieri di Latina il 9 marzo scorso “Donne: una rete per uscire dalla violenza”. Nel corso dell’incontro l’ufficiale, premettendo che il fenomeno della violenza di genere è articolato e complesso “perché ha profonde radici culturali e sociali basate sugli stereotipi di genere”, ha spiegato il meccanismo della correlazione tra il concetto di stereotipo e il concetto di pregiudizio che, in forme diverse, negano la parità di genere e costituiscono il principale ostacolo alle pari opportunità.

Attraverso l’analisi dell’evoluzione normativa, in tema di tutela delle donne vittime di violenza, ha sottolineato inoltre la grande attenzione del legislatore internazionale e nazionale sulla delicata tematica. Partendo dall’articolo 3 della Convenzione di Istanbul che definisce la violenza sulle donne come “violazione dei diritti umani”, il tenente Loforese ha enucleato le varie condotte con cui la violenza può essere agita perché la conoscenza crea consapevolezza. Contestualmente è stato spiegato il cosiddetto ciclo della violenza per poi analizzare le misure a sostegno delle donne.

Al termine della sua esposizione, l’ufficiale ha risposto alle domande degli studenti e, ha ribadito la necessità di un’educazione di genere, a cui tutti siamo chiamati, fondata sul rispetto delle differenze e sul rispetto degli orientamenti e delle preferenze di ciascuno di noi per il superamento degli stereotipi legati al genere e il consolidamento di una società basata sull’accettazione delle differenze reciproche, il rispetto reciproco e le pari opportunità.

Nella giornata di oggi il comandante del Reparto Territoriale di Aprila, il tenente colonnello Paolo Guida, insieme al Comandante della Sezione Operativa, il sottotenente Angelo Sgueglia, e al comandante della Stazione Carabinieri di Bassiano, il luogotenente Gian Michele Bozza, hanno invece incontrato gli studenti dell’Istituto comprensivo Pacifici di Sezze/Bassiano. Tra i temi trattati quelli del bullismo e cyber bullismo, internet, violenza in genere, droga; è stato anche proiettato un video istituzionale dell’Arma dei Carabinieri e illustrate ai presenti le nozioni essenziali che caratterizzano i comportamenti delle persone violente, bulli e tossicodipendenti. Sentita e attiva la partecipazione degli alunni e dei loro insegnanti che ha portato ad un costruttivo confronto. 
 

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