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Sabato, 27 Aprile 2024
Le indagini dei carabinieri / Santi Cosma e Damiano

Rapina al distributore con fucile a canne mozze: uno dei malviventi incastrato dall'arma

Dopo tre anni dai fatti i carabinieri trovano il fucile in casa di un pregiudicato: era lo stesso con cui era stato minacciato il gestore dell'attività

Il gestore di un distributore di benzina minacciato con un fucile a canne mozze e costretto a consegnare nelle mani di due malviventi la somma di circa 10mila euro. Il colpo era stato messo segno il 2 novembre del 2020, ai danni di un'area di servizio nel comune di Santi Cosma e Damiano, in località Grunuovo, frazione del paese. In un primo momento le indagini scattate subito dopo i fatti non avevano però consentito di trovare riscontri ai sospetti sui due presunti responsabili. 

Solo di recente l'attività investigativa ha avuto una nuova accelerazione. Lo scorso agosto infatti, con una perquisizione domiciliare eseguita nell'abitazione di un uomo che era stato arrestato per altri reati, è stato rinvenuto un fucile. Il ritrovamento dell'arma, risultata alterata, è stato immediatamente messo in relazione con la rapina di qualche anno prima. E in seguito una serie di accertamenti ha consentito di dimostrare che il fucile utilizzato per compiere la rapina era lo stesso trovato nella disponibilità dell'uomo. 

I carabinieri del Norm- sezione operativa hanno così denunciato all'autorità giudiziaria di Cassino un 59enne del luogo, vecchia conoscenza dei militari della compagnia di Formia. L'uomo è considerato uno degli autori del colpo del 2020, colui che materialmente, sotto la minaccia, del fucile, aveva obbligato il gestore del distributore a consegnare il denaro contenuto nelle colonnine del distributore automatico.

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