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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dissequestrata la Plasmon, tolti i sigilli dopo gli accertamenti

Questa mattina i carabinieri hanno tolto i sigilli al sito di Latina come disposto dalla Procura dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco. La produzione riprenderà da subito. Il sequestro sabato scorso

Dissequestrato lo stabilimento Plasmon. Come disposto dalla Procura di Latina questa mattina i carabinieri hanno tolto i sigilli al sito sulla Pontina apposti sabato scorso per irregolarità nelle misure antincendio.

Una decisione quella del procuratore Nunzia d’Elia – a cui i sindacati avevano chiesto un incontro nei giorni scorsi – arrivata al termine del sopralluogo dei vigili del fuoco.

Immediata dunque la ripresa delle attività nello stabilimento del capoluogo pontino come ha fatto anche sapere anche la stessa Plasmon con una nota: “Siamo contenti della decisione delle Autorità di disporre il dissequestro, avvenuto stamattina, dello stabilimento di Latina, avendo verificato e confermato l'adeguatezza delle misure antincendio.

Le attività di produzione sono già parzialmente riprese e confidiamo di riattivare la produzione in modo completo nel giro delle prossime ore”.

I SINDACATI - “La notizia del dissequestro – fanno sapere Giovanni Gioia, Tiziana Priori e Giorgio Carra, Segretari Generali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil di Latina – era trapelata già nella serata di ieri a seguito della perizia effettuata dai vigili del fuoco che hanno confermato quanto l’Azienda ci aveva anticipato rispetto ai lavori effettuati in questi giorni di adeguamento e di messa a norma delle normative antincendio”.

“E’ ovvio che i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo rispetto ad una situazione che stava assumendo risvolti molto pericolosi. Proprio per questo ci sentiamo di ringraziare anche la Procura e i Vigili del fuoco che con assoluto senso di responsabilità e spirito collaborativo nei confronti dei vertici aziendali, hanno consentito di sbloccare lo stabilimento e di conseguenza consentiranno ai lavoratori di riprendere il lavoro con celerità. Stesso senso di responsabilità mostrato, ancora una volta, dai lavoratori che, attraverso le flessibilità contrattuali, sono disposti a recuperare le produzioni perse in questi giorni e senso di responsabilità mostrato dalle OO.SS. che dal primo minuto, senza polemiche inutili, hanno assunto come priorità quella della ripresa dell’attività produttiva senza ovviamente tralasciare nessun dettaglio legato alla sicurezza del sito produttivo.”

“Passata l’emergenza, però, con altrettanta fermezza e senso di responsabilità - continuano i Segretari Generali – andranno appurate le responsabilità che hanno generato questa grave situazione, mettendo a rischio il futuro di 400 lavoratori. Se da una parte infatti possiamo confermare quanto sempre sostenuto e cioè che la Plasmon è sempre stata ed è un’Azienda molto attenta agli aspetti legati alla sicurezza dei lavoratori, dall’altra, proprio per questo, è importante capire con dovizia di dettagli quanto accaduto per fare in modo che accada mai più”.

UNINDUSTRIA - “Desidero esprimere la più viva soddisfazione per il dissequestro dello stabilimento della Plasmon di Latina (Heinz), azienda simbolo del territorio e dell’intero Paese con un “brand” che costituisce un’eccellenza per la provincia e per l’intero sistema industriale dell’Italia” commenta il presidente di Unindustria Latina Prof. Fabio Miraglia.

“Tale provvedimento consentirà la ripresa dell’attività produttiva con il reimpiego di tutti i lavoratori. Infatti, già da oggi i macchinari riprenderanno a funzionare a pieno regime. E’ un sospiro di sollievo per le 400 famiglie dei dipendenti impiegati nello stabilimento di Latina, che conta, inoltre, un indotto ancor più rilevante.

Unindustria Latina ha seguito costantemente la vicenda, consapevole che la sicurezza costituisce un tema cruciale, al quale le attività imprenditoriali prestano la massima attenzione e per la quale la nostra Associazione svolge una costante attività  di promozione di una cultura  sempre attenta alla tutela delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Desidero, inoltre, esprimere il più vivo apprezzamento al management dell’azienda, sempre attento nell’assicurare adeguati standard di sicurezza e che in questi giorni è stato ininterrottamente impegnato per l’approfondimento dei fatti e la rimozione del fermo dell’attività produttiva”.

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