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Cronaca

Femminicidio, presentata la proposta di legge: inasprire le pene

La proposta nata dall'associazione Valore Donna di Valentina Pappacena e dal Centro Democratico. Chieste pene più severe per i reati di stalking

Inasprire le pene per i casi di femminicidio così come per qualunque caso di omicidio tra persone legate da rapporti affettivi. Ma certezza della pena e sanzioni più severe sono necessarie anche nel caso di stalking perchè le statistiche ormai dimostrano che questo reato spesso anticipa esplosioni di violenza ancora più gravi nei confronti dei soggetti più esposti, donne e minori in primo luogo”.

Con queste parole  Roberto Capelli, parlamentare del Centro Democratico, ha presentato e illustrato alla stampa che si è tenuta stamattina presso la Camera dei Deputati, una proposta di legge sottoscritta anche dal leader del movimento Bruno Tabacci e dai deputati Nello Formisano e Carmelo Lo Monte, realizzata in collaborazione con l'associazione “Valore Donna”, presieduta dalla pontina Valentina Pappacena.

“La nostra proposta punta ad introdurre tra le aggravanti che comportano la pena dell'ergastolo anche gli omicidi tra persone legate da relazioni affettive. Contemporaneamente però - è stato sottolineato - occorre avviare un percorso con le associazioni femminili e i centri antiviolenza, purtroppo ancora troppo pochi in Italia, per puntare sulla prevenzione. Spesso le donne minacciate si rivolgono proprio a loro”.

I dati parlano: nel solo 2012 - ha detto Pappacena - sono state 127 le donne uccise e la proposta di legge mette due punti fermi: la certezza della pena e l'inasprimento nel caso che l'omicidio sia stato preceduto da stalking. Bisogna inoltre intervenire sugli operatori della sicurezza affinchè intervengano in caso di denunce da parte delle donne che spesso rimangono inascoltate”.

“Questo - ha detto Tabacci riferendosi alla proposta di legge - è un atto dall'alto significato umano e costituisce solo un primo passo”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche i familiari di Claudio Franceschelli: il 4 febbraio 2012 il bimbo fu ucciso dal padre che lo gettò nel Tevere da un ponte come atto di ritorsione verso la moglie.

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