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Cronaca Gaeta

Gioco d'azzardo, record di spesa nel sud pontino: quasi 3mila euro pro capite

Appello della Caritas diocesana di Gaeta: "Un fenomeno che produce gravissimi danni sociali ed economici nel nostro territorio"

La Caritas di Gaeta che ha provveduto a consegnare l’appello della Conferenza Episcopale del Lazio contro il gioco d’azzardo ai 17 sindaci dei Comuni ricadenti nell’Arcidiocesi di Gaeta (Ausonia, Coreno Ausonio, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Minturno, Formia, Ponza, Ventotene, Gaeta, Itri, Campodimele, Sperlonga, Fondi, Monte San Biagio, Lenola, Pastena). Il messaggio chiede ai primi cittadini alcune misure per regolamentare e arginare l’abuso di gioco d’azzardo, le ludopatie e le possibili connessioni con la criminalità. Nell’area dell’Arcidiocesi di Gaeta l’azzardo ha prodotto nel 2021 una giocata pro-capite media, tra fisica e telematica, di 2.919 euro molto superiore rispetto alla media nazionale che ammonta a 1.883 euro, nonostante il reddito pro-capite medio (16.300 euro nel 2020) sia nettamente inferiore in confronto a quello nazionale (19.800 euro nel 2020).

“La Caritas è impegnata da tempo a segnalare – si legge in una nota – a rincorrere i gravissimi danni sociali ed economici prodotti da questo fenomeno.  Si attendono ora le risposte certe ed efficaci da parte degli amministratori locali per frenare un dramma sociale cresciuto esponenzialmente che sta intaccando l’integrità del tessuto sociale. La Chiesa di Gaeta, intanto, non sta a guardare, ma si è già mobilitata per stare sulla strada, ascoltare il grido disperato dei molti incappati in questo cancro del XXI secolo e offrire un contributo per contenere la vertiginosa diffusione di questa cultura della morte”.

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