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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Gaeta

Pescavano a strascico di notte in acque vietate, bloccati dalla Guardia di finanza

Tre pescherecci intercettati e condotti nel porto di Gaeta, sequestrate le reti. Avevano anche spento il sistema di tracciamento satellitare

Il Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Civitavecchia negli ultimi giorni ha individuato numerose attività di pesca illegale alcune delle quali nelle acque della provincia di Latina.

Nella notte tra il 7 e l'8 settembre un elicottero della sezione aerea di Pratica di Mare ha individuato nel sud pontino tre pescherecci intenti ad effettuare la pesca a strascico a distanza vietata dalla costa su una batimetrica di soli 17 metri (contro i 50 metri previsti per legge) creando così danni ingenti alla fauna ittica ed alla posidonia marina. Immediatamente il mezzo aereo ha allertato le unità navali della sezione operativa di Gaeta che sono arrivate nell’area in questione e hanno interrotto l’azione di pesca illegale. In supporto è arrivato anche il guardacoste della Stazione navale di Civitavecchia, che salpato dal porto di Ponza, dove era rischierato per inforzo al dispositivo navale, è arrivato nella zona di operazioni e ha scortato i pescherecci fermati fino alla darsena del porto di Gaeta. Nonostante il tentativo di oscurare la loro presenza nella zona vietata, tenendo volontariamente spenti i sistemi di tracciamento satellitari obbligatori per legge, le Fiamme gialle aeronavali, grazie ai sistemi di localizzazione ed identificazione presenti a bordo dell’elicottero, hanno individuato con precisione gli autori delle condotte illecite. L’operazione si è conclusa alle prime luci dell’alba, con sanzioni amministrative per 12mila euro, oltre al sequestro delle reti da pesca ed alla decurtazione di 6 punti sulla licenza di pesca per ogni armatore.

“La pesca a strascico sotto costa e la pesca illegale in genere distruggono l’habitat riproduttivo della fauna marina – sottolinea il colonnello Camillo Passalacqua, comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia - questa scellerata condotta, nel medio-lungo termine, si ritorce contro la categoria dei pescatori onesti, i primi che dovrebbero avere interesse a tutelare l’ecosistema marino nel suo complesso”.

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