Gioco d’azzrardo in calo a Formia, -15% di slot machine in sei mesi
Il numero di macchinette da gioco a Formia è sceso del 15% dopo l'approvazione del regolamento comunale. Il bilancio dalla delegata alla Legalità del Comune Patrizia Menanno: "La battaglia va avanti"
Cala il gioco d’azzardo a Formia. E’ il bilancio dell’analisi fatta dalla delegata alla Legalità del Comune Patrizia Menanno nel corso dell’incontro pubblico tenutosi ieri sera nell’ambito della Festa del Partito Democratico in corso alla Villa Comunale: dopo l’approvazione del regolamento comunale, il numero di macchinette da gioco sul territorio comunale di Formia è sceso del 15%.
“I dati raccolti dal settore Attività Produttive del Comune – ha annunciato Patrizia Menanno – dicono che, da quando abbiamo approvato il regolamento per la disciplina delle sale da gioco, non è pervenuta agli uffici alcuna richiesta di nuova licenza, a parte un’istanza di subingresso nell’ambito di una sala già esistente per la quale è al vaglio del settore la sussistenza dei requisiti imposti dallo stesso regolamento comunale”.
Intanto proseguono i controlli della polizia municipale. “Ad oggi – spiega la delegata - sono oltre venti le sanzioni irrogate, tra violazioni del divieto di pubblicità imposto dalla legge regionale e inottemperanze al regolamento comunale, molte delle quali impugnate dagli esercenti multati”.
Il saldo complessivo autorizza ottimismo. “Dal controllo incrociato tra i dati della Polizia Municipale e quelli forniti da alcuni gestori di sale da gioco – conclude Patrizia Menanno -, in virtù delle limitazioni metriche imposte dal regolamento comunale che hanno portato ad una riduzione in numero degli apparecchi slot e vlt presenti all’interno degli esercizi commerciali, l’intero quantitativo di macchinette sul territorio comunale è sceso del 15%. Un ottimo risultato che, in attesa del pronunciamento del Tar, ci spinge a continuare la battaglia a tutela della salute dei nostri concittadini”.
All’evento ha preso parte anche il Sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta.