Aprilia: operai morti alla Kyklos, oggi il lavoro dei periti di parte
Questa mattina il sito verrà temporaneamente dissequestrato per consentire il lavoro dei tecnici. Sul posto anche i rappresentanti del Comitato "No Miasmi e Difesa del Territorio dall'Inquinamento Ambientale"
Dopo il grave incidente dello scorso 28 luglio in cui sono morti due operai, allo stabilimento Kyklos di via Le Ferriere questa mattina sono stati temporaneamente tolti i sigilli per consentire il lavoro dei periti di parte.
Alle dieci, infatti, nell'impianto di compostaggioè stato svolto un sopralluogo da parte dei consulenti tecnici per verificare gli elementi sui quali già la Procura di Latina sta lavorando per fare luce sulla morte di Fabio Lisei e Roberto Papini, i autotrasportatori di 42 e 44 anni della provincia di Viterbo, operai per una ditta esterna che si occupa del prelievo del percolato che, durante le operazioni di scarico del materiale, sarebbero stati investiti dalle esalazioni della sostanza tossica.
In via Le Ferriere presenti i legali dei familiari delle vittime, quelli dell’azienda e il Comitato “No Miasmi e Difesa del Territorio dall’Inquinamento Ambientale”. Sul posto hanno lavorato i tecnici dell'Arpa Lazio, Asl e i vigili del fuoco.
“Alcuni rappresentanti della popolazione – ancora “assediata” da odori pestilenziali e preoccupati sempre più per la salubrità dell’aria e per la salute pubblica – saranno presenti, per sottolineare l’ancora enorme impressione destata dalla tragedia di lunedì 28 luglio.
Il Comitato non intende con ciò preavvertire una sorta di larga manifestazione: anzi – nei suoi intendimenti - la presenza civile e composta in ricordo delle vittime, a cui si affianca il sentimento di rabbia per i tanti appelli inascoltati", spiegano i rappresentanti del Comitato.
