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IL FATTO

Aggressione in Tribunale, scorta per il giudice Giuseppe Cario

La decisione adottata in una riunione in Prefettura con il questore e il Procuratore della Repubblica per la gravità di quanto accaduto lunedì

Misure di protezione speciale per il giudice Giuseppe Cario che sarà sorvegliato e accompagnato da un paio di uomini delle forze dell’ordine. Avrà dunque una scorta.

La decisione è stata presa nella riunione tecnica di coordinamento tenutasi in Prefettura alla quale hanno partecipato, oltre al Prefetto Maurizio Falco, il Procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco e il questore Michele Spina in seguito all’aggressione subita dal magistrato lunedì mattina all’interno del Tribunale da parte della madre di Gianluca Tuma, detenuto nel carcere di Latina per l’operazione ‘Ottobre rosso’. La donna, 71 anni, ha atteso Cario davanti la sua stanza poi ha iniziato a urlare e quando lui ha cercato di allontanarsi lo ha seguito nel corridoio continuando ad urlare per chiedere la scarcerazione del figlio. Nell’incontro di ieri in Prefettura quanto accaduto all’interno del Palazzo di giustizia è stato giudicato molto grave tanto da decidere di rafforzare le misure di protezione per il magistrato per tutelare la sua sicurezza personale e la sua incolumità. Una proposta in tale senso è stata inviata al competente ufficio centrale per la sicurezza ma la sorveglianza da parte delle forze dell’ordine è stata attivata immediatamente ed è già operativa.

Per quanto riguarda la madre di Tuma il magistrato non ha ancora presentato una denuncia contro di lei mentre per decidere se adottare una misura più lieve nei confronti del figlio attende l’esito della perizia medica che deve stabilire le effettive condizioni di salute del detenuto che da qualche settimana sta attuando lo sciopero della fame.

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