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Cronaca

Concorso Asl, la candidata: "Durante la prova scritta in servizio vigilanti parenti dei concorrenti"

Nel processo a Rainone, Esposito e Moscardelli parla una delle escluse che si è anche costituita parte civile e denuncia le irregolarità

Un concorso pesantemente condizionato nel quale sono state tollerate molte irregolarità incluso il fatto di permettere ad alcuni addetti alla vigilanza di accompagnare i propri parenti alla prova d'esame poi superata.

Lo ha raccontato davanti al Tribunale di Latina una delle concorrenti al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale categoria D indetto in forma aggregata tra le Asl di Frosinone, Latina e Viterbo. Concorrente che non ha superato l'esame e che quindi oltre a presentare un ricorso al Tar si è anche costituita parte civile nel processo a carico dell’ex segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli, dell’ex dirigente dell’azienda sanitaria Claudio Rainone e del funzionario Mario Graziano Esposito, imputati a vario titolo di corruzione, falso e rivelazione di segreto d’ufficio.  

La concorrente esclusa,  assistita dall'avvocato Giuio Mastrobattista, nel ricostruire le modalità del concorso ha sottolineato come alcuni addetti alla vigilanza fossero palesemente incompatibili perchè legati da vincoli di parentela di vario genere con i candidati. Nonostante questo hanno accompagnato i familiari in aula e andando a verificare l'esito delle prove è risultato che quattro candidati legati da parentela avevano superato l'esame. Una palese violazione delle norme anche l'aver consentito a qualcuno di portere il telefono cellulare con sé durante la prova scritta.

Il processo è stato aggiornato al 23 marzo prossimo per ascoltare alcuni testi della difesa.

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