Organico ridotto all'osso e senza servizi informatici, stato di agitazione all'Ufficio giudice di pace
In servizio soltanto 3 giudici sui 15 previsti, nel personale amministrativo scoperto il 46% dei posti
I dipendenti dell’Ufficio del giudice di pace di Latina hanno proclamato lo stato di agitazione a conclusione di un’assemblea del personale amministrativo nel corso della quale è stato affrontato il problema della carenza di organico che raggiunge il 46% di scopertura.
A fronte di una dotazione prevista di 15 unità in realtà in servizio ce ne sono soltanto 8: all’appello mancano tre cancellieri esperti, due assistenti giudiziari e tre operatori giudiziari, situazione che, sottolineano i partecipanti alla riunione, ”pregiudica il corretto funzionamento dei servizi amministrativi civili e penali per oggettiva sproporzione tra carichi di lavoro e unità amministrative.” Anche l’organico dei giudici è palesemente sottodimensionato visto che dei 15 previsti in servizio ce ne sono soltanto tre più due applicati. Nell’ufficio di via Vespucci arrivano annualmente circa 7mila atti nel settore civile e altri mille in quello penale e la situazione è destinata a peggiorare per i prossimi pensionamenti e le assenze dovute allo stato di salute di tre dipendenti.
A ciò si aggiungono la mancata informatizzazione dei servizi civili e le precarie condizioni dell’edificio che ospita la sede, privo di un adeguato servizio di vigilanza. I dipendenti hanno dunque proclamato lo stato di agitazione finalizzato ad ottenere dagli organi superiori: in via d'urgenza dal Presidente della Corte di Appello l'espletamento della procedura di mobilità endodistrettuale con l'applicazione di almeno due unità lavorative presso il Giudice di Pace di Latina e l’inclusione dell’ufficio tra i prossimi destinatari del piano d'informatizzazione preannunciato dal Ministro della Giustizia oltre che la revisione della pianta organica in proporzione dei carichi di lavoro civili e penali che gravano sull’Ufficio.