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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Uffici del giudice di pace senza personale: vicini alla chiusura

Incontro pubblico promosso dall'Ordine degli avvocati: a Latina da marzo solo 2 magistrati sui 15 previsti e Terracina rischia la soppressione

"Siamo praticamente alla paralisi: gli uffici del giudice di pace hanno scoperture tali da rischiare addirittura, nel caso di Terracina la soppressione provando così il territorio di un presidio giudizìario". E' questo lo scenario sul quale avvocatura,magistrati e rappresentanti delle istituzioni e di alcune categorie professionali si sono confrontati nel corso dell'incontro pubblico promosso dall'Ordine degli avvocati di Latina. Ci sono il presidente dell'organismo forense Giovanni Lauretti, il presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti, i presidenti della prima e seconda sezione civile Pier Luigi De Cinti e Antonio Masone, i consiglieri Carlo Macci e Maria Cristina Sepe mentre in sala ci sono l’eurodeputato Matteo Adinolfi, il sindaco di Sabaudia Alberto Mosca, l’assessore Annalisa Muzio per il Comune di Latina, Marco Picca per la Federlazio, il segretario Cisl Roberto Cecere oltre ai rappresentanti dei Comuni di Fondi, Pontinia, Terracina e San Felice Circeo. Tutti in cerca di una soluzione che appare lontana alla luce dei numeri impietosi che riguardano gli uffici di Latina e Terracina. 

I numeri

Nel capoluogo pontino sono operativi soltanto tre giudici (uno dei quali a marzo andrà in pensione) a fronte dei 15 previsti in organico. Nel settore civile uno ha complessivamente 1.846 pendenze, il secondo che si occupa sempre di cause civili ne ha in carico 2.138 mentre quello che si occupa di penale ne ha 139. E i carichi di lavoro continuano ad aumentare: numeri alla mano se nel 2022 le sopravvenienze nel settore civile ammontavano a 4.139 nel 2023 sono diventate 4.669 il che determina tempi di definizione dei fascicoli allarmanti. Per avere l’esito di una opposizione ad una sanzione amministrativa bisogna attendere da un minimo di 39 giorni ad un massimo di 1.573 mentre per i procedimenti di ingiunzione ante causam i tempi di attesa variano da un giorno a 1.849 giorni. Complessivamente i tempi di definizione di un fascicolo con rito ordinario nell’ufficio di via Vespucci arrivano anche a 3.332 giorni. In termini economici, come ha sottolineato Lauretti, "nelle cause davanti al giudice di pace sono incagliati quasi 2 milioni di euro di fatturato". Il che significa un enorme danno economico per gli utenti della giustizia, imprenditori compresi.

Il caso Terracina

La situazione a Terracina è ancora peggiore. Un solo un giudice, Pietro Tudino, un cancelliere e un usciere che con fatica riescono a gestire una enorme mole di lavoro: mille iscrizioni a ruolo di cause per la quali si prospettano anni di contenzioso prima di arrivare ad una sentenza. "Con queste scopertura dovremo chiudere" ha detto il presidente del Tribunale Chiaravalloti ricordando che "la nostra richiesta di applicare i quattro nuovi giudici onorari di pace attualmente in tirocinio prima della scadenza del tirocinio è stata respinta". Peraltro se l'ufficio di Terracina dovesse chiudere i fascicoli in carico a quella struttura arriverebbero dritti dritti a Latina. "Nell'immediato - ha aggiunto il presidente della seconda sezione civile del Tribunale Antonio Masone - non possiamo aspettarci nulla".  L'appello, arrivato da De Cinti, è rivolto alle amministrazioni comunali che dovrebbero sulle quali ricade l'onere delle spese e di parte del personale dei prs'di giudiziari di supportare maggiormente gli uffici. La catastrofe sembra vicina: unica nota positiva la disponibilità offerta dal giudice di pace di Terracina Pietro Tudino ad essere applicato parzialmente anche a Latina per tamponare l'emergenza. 

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