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Martedì, 30 Aprile 2024
Il rapporto

Morti sul lavoro, la provincia pontina in zona gialla ma l'incidenza resta invariata

Il nuovo rapporto dell'Osservatorio Vega Engineering: 761 le vittime in Italia dall'inizio dell'anno. I dati per regione e per provincia

Mancano tre mesi alla fine dell'anno ma le incidenze di mortalità e i numeri drammatici degli infortuni sul lavoro restano drammatici e preludono a una chiusura del 2023 con il dato di oltre mille lavoratori deceduti. Sul piano nazionale in nove mesi sono state infatti 761 le vittime, con una media di 84 decessi al mese. Sono poi ancora in crescita, anche se minima, gli infortuni mortali: +3,3 rispetto allo stesso periodo del 2022. La nuova analisi arriva dall'Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega Engineering di Mestre. 

Lo studio fa emergere poi le maggiori fragilità in tema di sicurezza che riguardano giovanissimi, anziani e cittadini stranieri. Per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni infatti il rischio di morire sul lavoro è ben superiore rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (21,8 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 13,7). Il dato è poi ancora più preoccupante fra i lavoratori anziani, dove l'incidenza più elevata di 97,5 si registra nella fascia degli ultra 65enni, seguita da quella dei lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (44,1).

Sul piano regionale, in zona rossa nei primi nove mesi del 2023, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (pari a 25,7 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) ci sono: Molise, Umbria, Abruzzo, Puglia e Campania. In zona arancione: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Piemonte, Marche, Basilicata e Trentino Alto Adige. In zona gialla: Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Sardegna, Lazio. In zona bianca: Valle D’Aosta e Toscana. Per quanto riguarda poi i numeri dei morti sul lavoro, la maglia nera per il maggior numero di vittime (95) va ancora alla Lombardia, seguono: Campania (57), Veneto (55), Piemonte (49), Puglia (46), Lazio ed Emilia Romagna (45), Sicilia (38), Toscana (25), Abruzzo (23), Marche e Umbria (17), Calabria (16), Friuli Venezia Giulia (15), Liguria (14), Trentino Alto Adige (13), Sardegna (12), Basilicata e Molise (5) e Valle d’Aosta (1). 

Al livello provinciale invece ben 39 province sono in zona rossa, con un'incidenza di vittime calcolata sul numero degli infortuni mortali ogni milione di occupati. Secondo l'aggiornamento dei dati al 30 settembre 2023, la provincia pontina che era in zona rossa passa alla zona "gialla" ma con un'incidenza che rimane sostanzialmente invariata rispetto al rapporto precedente: 28,6 per sei casi totali di infortuni mortali sul lavoro su 209.824 occupati. Latina viene però superata da altre province che registrano dati peggiori e passa dal 29° al 48° posto nella graduatoria nazionale.

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