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Cronaca

Operazione 'Nico', De Monaco e altri tre indagati a settembre in udienza preliminare

Il geometra in servizio presso il Comune chiedeva soldi per rilasciare autorizzazioni allo scarico dellcque reflue e li usava per acquistare droga

Giro di boa per l'operazione 'Nico' che il 9 aprile scorso aveva portato all'arresto di Nicolino De Monaco, 55 anni, geometra del Comune di Latina e del 50enne avvocato sospeso dall’Ordine Cristian Pietrosanti e ad un provvedimento di obbligo di firma a carico di Pietro Cannone, 78enne pensionato di Latina, Maurizio Ciucci, 68enne di Roma e Aurelio Feola, imprenditore 65enne del capoluogo.

De Monaco, Cannone, Ciucci e Feola dovranno comparire l'8 settembre prossimo davanti al gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota per l’udienza preliminare nella quale si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio del pm Valentina Giammaria mentre è stata stralciatra la posizione di Christina Pietrosanti. Agli imputati vengono contestati a vario titolo concussione e corruzione e reati legati agli stupefacenti.

L'indagine condotta dfai carabinieri del Nucleo investigativo tra il 2019 e il 2020 aveva consentito di scoprire che De Monaco, all’epoca impiegato presso il settore ambiente dell’amministrazione comunale, si faceva pagare da cittadini e imprenditori per concedere l'autorizzazione allo scarico delle acque reflue di competenza del suo ufficio e usava quel denaro per acquistare sostanze stupefacenti per uso personale. De Monaco avrebbe anche simulato l'avvio di istruttorie finalizzate al rilascio delle false autorizzazioni e utilizzato l'auto di servizio per recarsi dai tre indagati per riscuotere il denaro.

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