San Felice, coppia di turisti intrappolata per due giorni nelle grotte: salvata dalla Guardia costiera
Marito e moglie si erano avventurati domenica in mare in canoa ma sono stati sorpresi dal mare grosso e onde alte 3 metri. Il soccorso questa mattina, 10 settembre
Bloccati in una delle grotte del Circeo per due giorni. E' l'odissea vissuta da una coppia di escursionisti in canoa, marito e moglie, salvati dalla Guardia Costiera di Terracina. I due, entrambi di 41 anni, si erano avventurati domenica scorsa, 8 settembre, in prossimità del promontorio del Circeo in canoa. Volevano vedere le grotte, nonostante fossero state interdette per il pericolo di caduta massi.
La coppia è stata sorpresa però da un improvviso peggioramento delle condizioni del mare, con onde alte quasi tre metri ed è rimasta quindi bloccata in una spiaggetta sotto una scogliera che rendeva impossibile il passaggio via terra. Dopo aver atteso invano che il mare si calmasse marito e moglie hanno deciso di trascorrere la notte accampati nella Grotta dei Prigionieri. Solo il giorno successivo, nel tardo pomeriggio, dopo una notte passata all'esterno e una giornata sotto il sole, i due turisti hanno deciso di chiedere aiuto ai carabinieri e alla Guardia costiera di Terracina.
La motovedetta in servizio di ricerca e soccorso, sotto il coordinamento della sala operativa, ha quindi raggiunto la spiaggetta, dove avevano trovato rifugio i coniugi, ma la forte risacca e il mare sempre più agitato ha impedito l’avvicinamento e il recupero dei malcapitati. I vari tentativi effettuati dai militari si sono interrotti con l'arrivo della notte e la mancanza di luce in un tratto di mare particolarmente insidioso per la presenza di scogli. La coppia era in buone condizioni di salute e aveva disponibilità di viveri, così i militari hanno rinviato le operazioni di recupero a questa mattina, 10 settembre.
Alle prime luci dell’alba, il gommone della Guardia Costiera di San Felice Circeo con l’ausilio della motovedetta di Terracina, è riuscito a recuperare i coniugi, nonostante le condizioni ancora agitate del mare che hanno rischiato di far infrangere le unità navali della Guardia Costiera sulla scogliera: i militari hanno recuperato subito il marito con l’ausilio della SpeedLine, una cima che viene sparata da bordo a terra per circa 250 metri. Per salvare la signora, ormai terrorizzata dalla forza del mare, invece si è reso necessario l’intervento di un sergente della Guardia Costiera che, vista la criticità della situazione, si è gettato in mare per raggiungere la spiaggia. Dopo aver fatto indossare le dotazioni di sicurezza alla donna ed averla rassicurata, si sono lanciati in mare e la donna è stata accompagnata a bordo dell’unità navale della Guardia Costiera. Per i due coniugi molto spavento ma per fortuna la loro disavventura si è conclusa con un lieto fine.