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Cronaca

“Sfollati” di via Respighi: appello a Papa Francesco, Napolitano e Renzi

Lettera dell'associazione Valore Donna per chiedere un intervento a sostegno delle 12 famiglie che avevano occupato il palazzo di via Respighi e che da questa mattina sono "accampate" sotto i portici del Comune

Questa mattina hanno protestato sotto i portici del Comune per chiedere un intervento all’amministrazione, per chiedere una soluzione alla loro drammatica situazione.

Sono alcuni rappresentanti delle 12 famiglie che due anni fa avevano occupato il palazzo di via Respighi sgomberato due giorni fa. Dopo due notti ospitati in albergo da oggi non hanno più un tetto sulla testa.

Andato a vuoto anche l’incontro tra la presidente dell’associazione Valore Donna, Valentina Pappacena - da sempre al fianco di queste famiglie, con l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latina. Ed ora, mentre le famiglie resteranno sotto il Comune anche stanotte, l'associazione ha deciso di rivolgersi al Governo e non solo.

In una lettera scritta a quattro mani dalla stessa Pappacena e dalla responsabile delle pubbliche relazioni Federica Puma, hanno rivolto il loro appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio Matteo Renzi e a Papa Francesco.

Via Respighi, dopo lo sgombero la protesta in Comune

LA LETTERA DELL’ASSOCIAZIONE VALORE DONNA

Illustre Presidente Napolitano, Egregio Presidente Renzi, Sua Santità Papa Francesco, con la presente, l’Associazione Valore Donna si appella a Voi al fine di ottenere un concreto intervento che riporti gli sfollati di Latina in una condizione di rispetto della dignità umana.
Gli abitanti della palazzina sita in Via Respighi sono stati letteralmente lasciati in mezzo alla strada a seguito dello sgombero, avvenuto il 15 luglio u.s. dell’edificio da loro occupato.
Nessun esponente politico sta intervenendo, tutti esprimono rammarico ma nessuno offre concrete soluzioni.
12 famiglie buttate in mezzo alla strada, dall’oggi al domani, in pieno luglio senza pietà o considerazione per la loro salute e dignità.
Durante lo sgombero la tensione era altissima: un misto di dolore, paura, disperazione. Un incubo che attanagliava queste famiglie ormai da diverso tempo e che si è concretizzato in poche ore.
Da mesi sono stati impiantate trattative con il Comune di Latina al fine di evitare questo nefasto evento e trovare una soluzione abitativa alternativa, tante promesse che sono rimaste tali.
Purtroppo gli sfollati di Latina non sono un caso isolato ma rappresentano uno spaccato della nostra Italia di oggi.
Chiediamo interventi fattivi, chiediamo una risposta dalle nostre Istituzioni, chiediamo un alloggio dignitoso per queste famiglie.
Queste persone sono cittadini dello Stato Italiano e come tali devono essere protetti, aiutati e sostenuti come, peraltro, sancisce la nostra Costituzione. E’ d’obbligo rammentare che tra i diritti fondamentali garantiti ai cittadini emergono articoli quali art 2, art 3 Cost.
Un gesto di umanità, carità non solo di giustizia .
Chiediamo al Santo Padre, di intervenire, di sensibilizzare, di coinvolgere comunità religiose al fine di garantire loro riparo in attesa di risposta dalle nostre Istituzioni.
Le famiglie, congiuntamente alla scrivente Associazione, si sono riunite in un sit- in di protesta nella speranza che la loro disperazione venga ascoltata e che venga restituita loro  dignità umana
Con Ossequio  
Valentina Pappacena ( Presidente Ass. Valore Donna)
Federica Puma ( Responsabile Pubbliche Relazioni)

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