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Cronaca Sezze / Via Melogrosso

Caso profughi, i vertici della coop Fantasie alla prova del Tribunale del Riesame

In carcere da due settimane con l'accusa di truffa nella gestione dell'emergenza dei rifugiati politici, sperano di ottenere la revoca delle misure cautelari

Il tribunale del Riesame di Roma sarà chiamato domani a pronunciarsi sulla richiesta di revoca della custodia cautelare per il dirigente generale e l’amministratrice unica della coop Fantasie, coinvolta nell’inchiesta sulla malagestione dei rifugiati politici. Secondo gli avvocati dei due, che si sono visti respingere dal gip Costantino Di Robbio una prima istanza per l’attenuazione delle misure cautelari, è venuto meno il rischio di reiterazione del reato contestato.

Nell’interrogatorio di garanzia il dirigente generale si era detto estraneo ai fatti che gli vengono contestati sostenendo di aver ricoperto per la Fantasie un ruolo unicamente legato alla verifica della contabilità della cooperativa. La Spirito, da parte sua, aveva difeso l’operato della onlus cercando di portare documenti a dimostrazione dell’impegno economico e assistenziale della Fantasie nella gestione dell’emergenza rifugiati.

Mentre il dirigente generale e l’amministratrice unica della coop Fantasie restano detenuti rispettivamente a Latina e Rebibbia, la scorsa settimana gli altri tre indagati nella vicenda, Giancarlo Liberatori e Barbara e Gianni Modugno, hanno ottenuto la revoca degli arresti domiciliari.

Intanto il consigliere comunale a Sezze, si è dimesso dall’incarico di segretario cittadino del Popolo della libertà. «Vista la disavventura giudiziaria - ha scritto motivando la sua decisione - per dare possibilità di proseguire il lavoro del partito nella linea politica intrapresa e per permettere ai colleghi e amici del partito di poter svolgere il proprio compito politico nella massima tranquillità e serenità, rassegno le mie dimissioni».

Le dimissioni sono state accettate dal direttivo locale del Pdl, che ha affidato l’incarico al vicesegretario Carlo Enrico Magagnoli: "Lo ringraziamo - ha affermato il nuovo segretario ad interim - per la dignità e l'alto senso politico con cui ha voluto mettere il partito in una situazione di serenità per lo svolgimento del lavoro da lui iniziato. Sarà dovere di tutto il partito portarlo a compimento per mettere fine alla situazione d’immobilismo amministrativo in cui Sezze si trova per colpa della giunta di centrosinistra».

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