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Salta l’udienza della Tacconi Sud, le operaie: “Continua il presidio”

I vertici dell'azienda non si sono presentati in tribunale e la seduta è stata rinviata al 15 dicembre. Delusione fra le lavoratrici che continuano a combattere

Si spengono in una nuvola di fumo le speranze delle donne che dallo scorso 19 gennaio presidiano la sede della Tacconi Sud. Anche l’udienza prevista per oggi in tribunale è saltata. Causa, l’assenza dei vertici dell’azienda che non si sono presentati all’appuntamento per un difetto di notifica.

E così dopo il no al concordato preventivo di fine settembre da parte del giudice fallimentare, che aveva rimandato la seduta ad oggi, ecco l’ennesimo stop e arrivederci al 15 dicembre.

C’è disperazione, tristezza desolazione fra le operaie dell’azienda tessile che a fine anno vedranno scattare la mobilità, così come anche nelle associazioni di categoria che da mesi lottano al loro fianchi. Appare sempre più oscuro il futuro di queste donne coraggiose che da quasi 300 giorni presidiano quella che fino a poco tempo fa era la sede del loro posto di lavoro.

LA NOTA DI ROSA GIANCOLA, DELEGATA RSU FEMCA CISL

“A volte si pensa che a causa delle proprie disgrazie, sia giusto, non si sa bene in nome di quale privilegio essere risparmiati dall'ennesima gratuità. Così, mai come questa volta, c'eravamo illuse che messo sul piatto della bilancia tutto il peso del nostro sacrificio, oggi, potevamo finalmente sfidare la piuma della purezza d'animo posta sull'altro a misurarlo e a riconsegnarci alle nostre vite con il cuore più leggero. Oggi il peso di questa "piuma" è stato quello della ricevuta di ritorno di una raccomandata che convocava il nostro ex datore di lavoro all'udienza che avrebbe staccato la spina alla Tacconi Sud, permettendone però, una nuova possibile vita.

Nessuno dei Sarchi si è presentato trasportato dal vento benevolo che soffia sul cuore dei giusti la piuma che consegnava loro il messaggio, e forniva a noi la certezza d'averlo ricevuto, è rimasta sospesa a mezz'aria, spazzata via dal colpo di coda di chi, sapendo di aver perso bara senza vergona e a gioco fermo da il più evidente e grossolano degli  spintoni alle 29 donne che l'hanno piegato ai i suoi doveri di persona per bene.

Pertanto a causa di questa "mancata notifica"che non ha permesso a nostro ex datore di presentarsi in tribunale l'udienza è stata rinviata. Il giudice, dando grande prova di grande rispetto e considerazione della nostra condizione ha fissato la data della prossima udienza al 15 dicembre, data ultima che permetterà di chiudere l'anno con la possibilità di sottoscrivere un accordo di cassa integrazione evitanto il licenziamento. Pertanto il presidio della Tacconi Sud nonostante questa ultima  gratuità del nostro caro ex datore, continuerà fino al 15 dicembre.

Abbiamo bisogno di aiuto, di solidarietà, di stima e di tutto quello che potete far correre sul web per portare in un porto sicuro la Tacconi Sud e il suo sfortunato equipaggio. Ringrazio i lavoratori e le lavoratrici della Midal che stamane erano presenti davanti al tribunale di Latina a tutti gli amici e amiche che si stringono puntualmente intorno a noi...."

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