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Economia

Né privilegi né sprechi, 500 firme raccolte dalla Uil contro i vitalizi

Successo per l'iniziativa del sindacato per i tagli ai costi della politica: raccolta firme per il referendum contro i vitalizi e la proposta di legge per ridurre i costi delle istituzioni regionali

Sono oltre 500 le firme raccolte dalla Uil durante la sua tre giorni di campagna “Né né, né privilegi né sprechi”. L’iniziativa era volta non solo a sostenere il referendum contro i vitalizi per consiglieri e assessori regionali, ma anche e soprattutto adinformare le persone che comunque hanno risposto numerose.

La campagna della sigla sindacale per i tagli alla politica, infatti si muove sul doppio fronte della raccolta firme per il referendum per l’abolizione del vitalizio previsto per i consiglieri e gli assessori regionali del Lazio e la proposta di legge regionale tesa a ridurre le spese relative al funzionamento delle istituzioni regionali.

“Una partecipazione senza precedenti –commenta Luigi Garullo segretario generale Uil Latina – quella registrata in questi tre giorni di presenza del gazebo allestito dalla Uil per raccogliere le firme di cittadini e lavoratori. Avevamo capito – aggiunge Garullo - che il tema è fortemente sentito dai cittadini, ma non ci aspettavamo un coinvolgimento così emotivo; moltissime persone ci hanno ringraziato in maniera sincera per questa iniziativa di grande valore civico che fa emergere netta la voglia di equità”.

“D'altronde – sottolinea ancora Garullo – le oltre 500 firme raccolte in soli tre giorni in piazza del Popolo parlano da sole”

“Moltissimi gli esponenti della società civile, del mondo dello sport e della politica locale che si sono recati al gazebo a sottoscrivere le petizioni, per abolire i vitalizi della Regione Lazio. La raccolta di firme – aggiunge Garullo – continuerà fino al mese di novembre con ulteriori iniziative anche nei borghi di Latina e nelle altre realtà cittadine della Provincia di Latina. Nel frattempo l’invito è quello di recarsi a firmare nei propri comuni di residenza o presso le sedi della Uil; firmare questa petizione – chiude Garullo – è un atto di generosità verso noi stessi e il nostro territorio, ed un atto di responsabilità verso i nostri giovani, per quali potremo costruire occasioni di lavoro e di sviluppo con le ingenti risorse economiche che si risparmieranno con questa iniziativa se raggiungeremo le 50.000 firme necessarie per poter indire il referendum, e le 10.000 per la proposta di legge”.

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