“Svicolndo fuori le mura” tre giorni di eventi nel Parco Archeologico dell'antica Privernum
Dopo il successo registrato nell’ultimo fine settimana di luglio, torna “Svicolndo”, il festival progettato per far conoscere, amare e valorizzare i vicoli, le piazze, gli edifici e gli scorci di uno dei centri storici medievali tra i più grandi e preziosi della provincia di Latina, quello di Priverno. Ma questa volta la rassegna esce dai suoi confini per coinvolgere, con la sua energia, l’antica Privernum nei giorni 18-19-20 agosto, in una emozionale commistione tra arte, archeologia, storia, tradizione, spettacolo, musica, food e identità dei luoghi. Tutto a ingresso gratuito.
La manifestazione, finanziata dalla Regione Lazio, è organizzata dal Comune di Priverno, il cui progetto è risultato tra i vincitori del bando regionale per le iniziative culturali, sociali e turistiche nel territorio regionale; patrocinata dalla Provincia di Latina e dalla XIII Comunità Montana, è realizzata con la collaborazione di Atcl, nell'ambito del più ampio progetto integrato delle "Invasioni Creative".
La VII edizione di "Svicolando", andata "in scena" nel suo primo step dentro le mura della città medievale nell’ultimo fine settimana di luglio ha registrato "numeri" di offerta artistica e di pubblico notevoli che decretano la formula vincente del progetto: più di 30 spettacoli che hanno visto in totale quasi 100 artisti impegnati in 4 rappresentazioni teatrali e in più di 26 concerti di tutti i generi musicali proposti in 13 luoghi storici e culturali; 6 mostre d'arte e di artigianato nei vicoli e nei Portici comunali; 12 vicoli allestiti con decorazioni a tema con un'ampia offerta di mostre, spettacoli e degustazioni; 10 Associazioni culturali curatrici delle residenze di Comunità con oltre 30 soci e oltre 100 residenti partecipanti, 150 podisti partecipanti alla prima gara in notturna nei vicoli; 2250 tra adulti e bambini saliti sul trenino di Svicolando per un giro nella città; più di 300 accessi al Museo archeologico e ai Magazzini di Santa Chiara e 130 al Museo della matematica Da qui una stima di pubblico dai 12 ai 15 mila presenti che, con una approssimazione di circa il 50%, si ritiene siano arrivati da altre città, tra cui tanti giovani.
E ora “Svicolando” ritorna ma "fuori le mura", nel Parco Archeologico dell'antica Privernum, all’interno della tradizionale "Festa Grande a Mezzagosto… come 2000 anni fa", offrendo al grande pubblico, a partire dalle 18, suggestive visite guidate, avvincenti racconti e stimolanti laboratori didattici e interattivi, fatti di scavi simulati, trucchi e belletti, acconciature da Museo, lucerne che si illuminano e archeo-gastronomia. Dalle 1, ogni sera, si apriranno i battenti ai buoni sapori della tradizione locale, per poi immergersi nei grandi spettacoli serali.
Tre saranno gli spettacoli, tutti alle 21, che concluderanno le serate con artisti di eccezione.
Il 18 agosto l'aria risuonerà delle note del concerto "Donna Tamburo" di e con Valentina Ferraiuolo, (voce, tamburo, tamburelli) con Domenico De Luca (chitarre), Marco Pescosolido (violoncello) e la partecipazione di “Le Donne di Gaeta”, uno spettacolo, e un album, nati sotto il segno dello slogan "la pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere". "Le Donne di Gaeta" ripropongono brani della tradizione popolare e originali in cui le Donne, attraverso strumenti e attrezzi della cultura contadina, accompagnano i loro canti. Tamburelli, cucchiai, martelli, urzi, castagnette, grano, legumi, mortai e vecchie scope fanno sì che il ritmo di "Le Donne di Gaeta" arrivi lontano e abbia il sapore della festa e dell’incontro.
Il 19 agosto segue "Dal barocco al jazz" del Quintetto Puck, con Stefano Caponi, Lucrezia Cortilli, Riccardo Colucci, Stefano Corato, Luigi Picardi. Un concerto dedicato a Claude Bolling, autore di tantissime composizioni per svariate formazioni, tra cui la colonna sonora del famoso film “Borsalino”, in grado di coniugare la bellezza della musica classica contemporanea con lo swing tipico della musica jazz.
Il 20 agosto Giuliana De Sio in "Favolosa" narra fiabe irriverenti, esplicite, romantiche, divertenti ma anche talvolta cattive. Dal nord al sud, le fiabe scelte per lo spettacolo conducono lo spettatore in una serie di storie surreali appartenenti alla nostra tradizione con le musica dal vivo di Cinzia Gangarella, Marco Zurzolo, Sasà Flauto.