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Il caso

Non ci fu abuso d’ufficio, nessun processo per l’ex sindaca di Formia Paola Villa

La decisione del Gup del tribunale di Cassino: la vicenda relativa all'assunzione di Mario Taglialatela a capo di gabinetto del sindaco durante l’amministrazione guidata dalla stessa Paola Villa

“Il fatto non sussiste e nessun rinvio a giudizio": questa la decisione del gup del Tribunale di Cassino che si è espresso così ieri sul presunto abuso d'ufficio nei confronti dell’ex sindaca di Formia e attuale consigliera comunale Paola Villa, come anche dell’ex capo di gabinetto Mario Taglialatela e del dirigente Daniele Rossi. 

Dunque nessun processo per l’ex prima cittadina che, tramite il suo avvocato Vincenzo Macari, ieri ha chiesto di essere ascoltata dal giudice prima della decisione finale. La vicenda è quella relativa all'assunzione di Mario Taglialatela a capo di gabinetto del sindaco nel 2020 durante l’amministrazione guidata dalla stessa Paola Villa. La richiesta di rinvio a giudizio, dopo la conclusione delle indagini preliminari, era stata avanzata lo scorso anno direttamente dal capo della Procura di Cassino, Luciano D'Emmanuele.

Oggi a intervenire in sostengo di Paola Villa è stato il movimento Un’altra città. “Nel febbraio 2021 la Guardia di Finanza notifica la conclusione delle indagini nate per una querela di un allora consigliere comunale, Pasquale Cardillo Cupo, circa la presunta irregolarità sulla nomina del dottor Mario Taglialatela a capo di gabinetto del sindaco. Per chiarezza dei fatti, la nomina di capo di gabinetto fece risparmiare alle casse del comune di Formia circa 40000 euro: solo 8000 euro  all'anno per la competenza e la professionalità dell'avvocato Tagliatela, in pieno periodo pandemico con una città in sofferenza. E sempre a chiarezza, Paola Villa e Mario Taglialatela furono ‘avversari’ politici nella campagna elettorale del 2018, quindi nessun rapporto di favoritismo”. 

La decisione con cui il Gup ha chiuso ieri la questione dell'accusa di abuso d'ufficio “rileva, quindi - si legge ancora nella nota -, ciò che è sempre stato sin dall'inizio: un castello di carta accusatorio montato ad arte per eliminare o cercare di ridurre al silenzio un personaggio politico del nostro territorio, sempre in prima linea per la difesa di temi e diritti ‘pesanti’ quali l'acqua pubblica, la sanità pubblica e la criminalità organizzata che ormai spadroneggia nel sud pontino. Da ultimo, ma non meno fondamentale per l'evidenza dei fatti, c'è chela denuncia di abuso d'ufficio fu presentata da un consigliere comunale allora di minoranza, oggi presidente del Consiglio comunale di Formia, sulla cui opportunità politica del ruolo istituzionale e della sua attività privatistica, si sospende il giudizio, ma ci si pone la domanda”. 

“Un'Altra Città è rimasta sempre a fianco di Paola Villa, riconoscendosi nelle sue battaglie e nel suo impegno civico e civile; mai abbiamo avuto dubbi sulla sua onestà, sulla sua trasparenza amministrativa durante il mandato da sindaco, sostenendone ancora la candidatura a sindaco del 2021 e consigliere regionale nel 2023. In un panorama politico che resta sempre più espressione di rapporti clientelari , di do ut des, di do ut facias, continuiamo a sostenere principio di legalità, trasparenza e onestà. Avanti insieme e a testa alta: non indietreggeremo  di un millimetro”.

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