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Ampliamento dell'impianto Rida di Aprilia: in commissione la Regione non chiarisce

Sul caso intervengono i consiglieri pontini Gaia Pernarella e Giuseppe Simeone

"Sull'ampliamento per la Rida Ambiente non abbiamo avuto risposte. Nella seduta telematica della commissione Rifiuti, convocata su mia richiesta relativamente alla vicenda dell’aumento dello stoccaggio concesso alla società Rida Ambiente di Aprilia, devo innanzitutto constatare con rammarico la grave assenza dell’assessore Massimiliano Valeriani, che di fatto preferisce sfuggire dalle proprie responsabilità. Nel merito devo registrare che la dirigente delle Politiche Ambientali della Regione, Flaminia Tosini, non ha fornito risposte esaurienti ai dubbi e agli interrogativi posti sull’intero iter procedurale". E' il commento del consigliere regionale Giuseppe Simeone sul caso dell'ampliamento dell'impianto di Rida Ambiente da parte della Regione Lazio.

"A mio parere un provvedimento che ha come scopo principale se non unico quello di fronteggiare l’urgenza non è sufficiente - commenta ancora il consigliere - Alla base di questa situazione ci sono purtroppo responsabilità dell’amministrazione regionale, dal momento che sono più di 7 anni che attendiamo un piano rifiuti organico. La determina del 6 luglio che ha concesso l’aumento dello stoccaggio nella misura del 30% a favore della Rida Ambiente è con tutta evidenza ‘figlio’ della mancanza di programmazione della Regione Lazio sul tema dei rifiuti. Non dimentichiamo per esempio anche il caso della discarica di borgo Montello, per circa 20 anni rimasta in vita a suon di ordinanze che imponevano la realizzazione di nuovi invasi proprio per affrontare l’emergenza. Il perdurare dello stato d’incertezza non è accettabile ed è chiaro che questa inerzia oggi ha dato spazio a manovre speculative da parte di alcuni soggetti privati, come nel caso di Aprilia". 

"Parziali e insoddisfacenti le risposte della Regione Lazio sull’autorizzazione data per l’ampliamento del TMB della Rida Ambiente di Aprilia - commenta anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Gaia Pernarella - Stiamo parlando di un impianto che ha già un’autorizzazione a lavorare il triplo dei rifiuti che viene prodotto dalla provincia di appartenenza e non si capisce perché si renda necessario ampliamento dello stoccaggio, già sovradimensionato rispetto ai rifiuti realmente trattati e, tra l’altro, in un territorio fortemente sottoposto a rischio inquinamento a causa della presenza di diversi impianti di trattamento rifiuti e non solo. Parliamo di un'area che accoglierà CSS, più comunemente note come ecoballe, destinate ad incenerimento. Nello specifico dell'audizione di oggi la motivazione apportata dalla Rida Ambiente, e cioè che l’emergenza Covid non consente il dovuto stoccaggio, non giustifica allo stesso tempo l’autorizzazione della Direzione Rifiuti che di fatto non è temporanea, quindi legata alla contingenza, ma rimarrà una modifica sostanziale dell’impianto per tutta la durata della sua autorizzazione e questo senza che i flussi di rifiuti siano aumentati rispetto a un anno fa. Ancora una volta – conclude Pernarella -, questo tipo di decisioni vengono calate dall’alto senza tenere in considerazione i pareri espressi da enti territoriali e competenti, escludendo di fatto la volontà delle comunità locali”.

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