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Pnrr, Calandrini, “Dal Pd solo bugie. Stanziati 10 miliardi per le opere degli enti locali”

Il senatore torna su un tema che nei mesi scorsi ha tenuto banco anche nella provincia di Latina: “Il decreto-legge del 2 marzo scorso li smentisce platealmente. Il disastro annunciato dalla sinistra si è tramutato in una nuova grande opportunità”

Si torna a parlare del rischio definanzaimrnto dei progetti con i fondi del Pnrr. A settembre scorso l’allarme era stato lanciato dal Pd dopo il dossier presentato alle Camere il 31 luglio dal titolo “Le proposte del Governo per la revisione del Pnrr e il capitolo Repowereu”; un dossier che, secondo il Partito Democratico, per la provincia pontina avrebbe messo a rischio 224 progetti per un ammontare di circa 18 milioni di euro - e 16 miliardi di euro in tutta Italia -.

Una notizia che aveva acceso i toni tra centrodestra e centrosinistra proprio nel territorio pontino. Ora sul tema torna in particolare Fratelli d’Italia con il senatore e coordinatore provinciale Nicola Calandrini. “A settembre dello scorso anno il Pd, anche in provincia di Latina, gridava allo scandalo denunciando il definanziamento di molti progetti degli enti locali dopo la revisione del Pnrr. Già all’epoca rispondemmo alle critiche spiegando che il quadro dettagliato delle risorse chiamate a sostituire quelle originarie del Piano sarebbe stato definito soltanto con l’intesa finale a Bruxelles sull’intera revisione del Recovery italiano, trasmessa dal governo alla Commissione Ue il 07 agosto dello stesso anno; allo stesso tempo sostenemmo come gli interventi restassero ugualmente garantiti, perché nessuno aveva toccato i decreti di finanziamento emanati dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Secondo gli esponenti locali della sinistra la promessa del Governo di trovare le coperture rappresentava semplicemente un modo per prendere tempo. Il decreto-legge n.19 del 2 marzo scorso li smentisce platealmente - aggiunge Calandrini -. Il Governo infatti ha autorizzato la spesa per la realizzazione degli interventi non più finanziati con le risorse del Pnrr per gli anni 2024/2029. Parliamo di quasi 10 miliardi di euro, con gli enti locali che avranno più tempo per realizzare alcune delle opere precedentemente previste”.

“Gli enti locali - aggiunge il senatore pontino - dovranno ora aggiornare, alla data del 31 dicembre 2023, il cronoprogramma procedurale, così da adeguare la realizzazione dei progetti ai nuovi tempi di finanziamento. Grazie al decreto, gli enti locali avranno anche la possibilità di ricevere un’anticipazione di cassa fino al 30% (non più il 10% come previsto con il PNRR): una misura che va incontro alle richieste soprattutto dei piccoli Comuni i quali non possono contare su somme di liquidità importanti. Oltre a questo gli enti locali potranno contare sullo snellimento della burocrazia, potendo usufruire delle agevolazioni previste nel decreto legge 77 del 31 maggio 2021”

“Insomma – conclude Calandrini – le promesse sono state mantenute in un quadro che appare roseo sul fronte degli investimenti pubblici. Anche in questo caso parlano i dati. Secondo Openpolis in provincia di Latina sono in cantiere (o sono già stati realizzati) ben 1530 progetti, finanziati con 713,5 milioni del Pnrr e con 479,2 milioni di altre risorse. Altro che enti locali dimenticati. Grazie al Governo Meloni i territori possono davvero cambiare volto. Per fare le cose occorrono tempo e progettualità. Criticare invece è molto più semplice ma se lo si fa senza cognizione di causa la possibilità di essere smentiti è alta”.

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