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La sede della ex Banca d'Italia sarà acquisita dal Comune: il voto in Consiglio comunale

Parte dell'edificio storico di piazza della Libertà ospiterà alcuni uffici comunali, il resto dello spazio sarà dedicato ad associazioni e giovani

L'ex sede della Banca d'Italia in piazza della Libertà sarà acquisita dal Comune di Latina. Il passaggio dell'acquisizione è stato votato ieri, 5 agosto, in Consiglio comunale. L'edificio storico che si trova nel cuore della città  in parte sarà destinato ad ospitare uffici comunali, mentre il resto degli spazi saranno dedicati ai giocani, per associazionismo e cultura.

“I giovani hanno più volte manifestato in questi anni l’assoluto bisogno di spazi dove incontrarsi, ritrovarsi, destinati a studio, cultura e aggregazione - commenta la consigliera di Lbc valeria Campagna - Questo è quindi un passaggio fondamentale nella strada per rendere Latina una città universitaria: non basta l’Università come istituzione presente sul territorio, ma serve investire sui servizi collaterali all’università come servizi, spazi per lo studio, per l’aggregazione, opportunità culturali e aggregative. Per l’edificio della ex Banca d’Italia i nostri obiettivi sono rendere vivo il nostro centro storico, ed in particolare Piazza della Libertà dove ha sede il palazzo, e restituire alla cittadinanza uno spazio rispondente alle esigenze dei cittadini, in particolare a quelle dei cittadini più giovani. Questo rappresenta un tassello importante e un passo in più, anche considerando il fatto che presto Teatro e Biblioteca verranno riaperti, finalmente riqualificati e entrambi in sicurezza e che altri spazi come quelli in viale Kennedy verranno adibiti a spazi per i giovani, anche grazie allo stanziamento di 200.000 euro per le manutenzione votato oggi con l’assestamento di bilancio".

L'operazione votata in Consiglio è stata accolta con favore anche da Fratelli d'Italia: "L'acquisto della Banca d’Italia è la scelta giusta per la città - ha commentato il consigliere comunale e senatore del partito Nicola Calandrini - per questo il voto di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale è stato a favore, in linea con le posizioni espresse sin da subito. Bisogna tuttavia sottolineare che nonostante i proclami altisonanti dell’amministrazione, questo acquisto sta avvenendo in ritardo, a tempo quasi scaduto, per un importo decisamente inferiore rispetto alle cifre spese dalle precedenti amministrazioni Finestra e Zaccheo che hanno investito decine di milioni di euro per acquisire stabili dove portare l’università, con facoltà che oggi hanno migliaia di matricole. La sfida vera - aggiunge Calandrini - è cosa fare di questo immobile e io e Fratelli d’Italia ci auguriamo che non venga usato per meri calcoli ragionieristici, per spostarci giusto qualche decina di dipendenti comunali da una parte all'altra e risparmiare su altri affitti o mutui. Su questo non siamo d’accordo. Dobbiamo riempire i 3.000 mq di Banca d’Italia di giovani e di ragazzi, dobbiamo renderla cuore pulsante del centro storico".

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