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I commenti della politica

Latina e Gaeta candidate a Capitale della Cultura: opportunità per tutta la provincia

I commenti del senatore di FdI Nicola Calandrini e dell'europarlamentare della Lega Matteo Adinolfi

“La candidatura dei Comuni di Latina e di Gaeta per il titolo di Capitale italiana della cultura rappresenta un’occasione unica per tutta la provincia pontina. Un’opportunità da cogliere all’unisono e non come elemento divisivo. Oggi è ancor più importante che i territori lavorino insieme, più di quanto sia già stato fatto negli anni passati, soprattutto nel caso in cui uno dei due Comuni ottenga l’ambita nomina”.E' quanto dichiara il senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia. “Sono certo che la competizione per il titolo rappresenterà un vantaggio da spendere insieme con gli enti locali, regionali e nazionali e all’intera filiera di Governo che è presente e che guarda con attenzione al territorio pontino- continua il senatore pontino di FdI - Il percorso è ancora lungo: bisognerà stilare i progetti culturali per partecipare a una prima selezione e poi essere eventualmente scelti per una fase finale, in una lista ristretta di dieci Comuni. Nel caso in cui l’ambito riconoscimento finisse a uno dei due Comuni della provincia, tuttavia, sarà importante collaborare insieme, con tutti i Comuni del territorio, per estendere le attività culturali, turistiche e promozionali a tutte le meraviglie che la provincia ha da offrire. Penso alle isole pontine, ai monti Lepini, agli altri comuni costieri, come all’opportunità di far conoscere, per esempio con eventi enogastronomici o di turismo sostenibile, tutte le ricchezze di questi luoghi. Tutto ciò per garantire, alle migliaia di turisti che potrebbero arrivare qui, di fermarsi non solo 2 o 3 giorni ma di restare per almeno una settimana e soprattutto decidere di tornare ancora, per scoprire tutte le perle che il nostro territorio ha da offrire".

Dello stesso avviso l'europarlamentare della Lega Matteo Adinolfi, che sottolinea tuttavia la criticità della dualità Latina-Gaeta: "Tutti noi, da semplici cittadini, oggi siamo chiamati a fare la nostra parte e a sostenere con forza questa avventura. È giunto il momento di mostrare all’esterno le grandi potenzialità del capoluogo e quanto esso ha da offrire nei diversi ambiti e settori. L’impresa non sarà di certo semplice ma Latina ha tutte le carte in regola per poter conquistare il titolo. Basta volerlo e crederci. Come provincia avremmo dovuto optare per un maggior coordinamento, evitando la dualità Latina-Gaeta in favore di un’unica candidatura. Ciò avrebbe assicurato maggior forza alla prescelta, con un cordone di città e paesi che l’avrebbe sostenuta e impreziosita in maniera decisa. Ma ora, a giochi fatti, dobbiamo guardare avanti, consapevoli anche delle differenti tipicità tra le due città: Gaeta ha fatto molto negli ultimi anni in ottica di promozione territoriale, culturale e turistica, grazie anche a sindaci e ad amministratori capaci: si vedano le luminarie, il summit sulla blue economy e gli eventi internazionali nel settore della nautica; Latina, invece, fino ad ora ha pagato lo scotto della precarietà politica, che dal 2010 l’ha vista commissariata per ben tre volte. Oggi però, con una maggioranza che ha vinto con il 70% delle preferenze e con una coalizione di centro-destra solida e coesa, può recuperare il tempo perso e le tante occasioni bruciate, per ridare a se stessa e all’intero territorio provinciale, quel posto di prim’ordine che merita e una vision lucida e incisiva per il futuro".

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