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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Cisterna di Latina

Moria del kiwi, centinaia di aziende danneggiate: “Il Ministero sblocchi le risorse”

L’appello che arriva dal sindaco di Cisterna Mantini e dall’assessore Cerro. Solo nel comune del nord della provincia di Latina pervenute 417 richieste da produttori e agricoltori

Un intero settore che rischia di essere messo in ginocchio con centinaia e centinaia di aziende danneggiate nella provincia di Latina: sono il sindaco di Cisterna Valentino Mantini e l'assessore all’agricoltura Emiliano Cerro a ritornare sullo stato di calamità per la moria del kiwi rivolgendo un appello direttamente al Governo. “È necessario che il Ministero disponga al più presto la deroga al Piano Assicurativo e che dia contezza delle risorse economiche per capire quale aliquota di contributo a fondo perduto avranno le imprese danneggiate dalla moria del kiwi - dichiarano Manitni e Cerro -. È urgente attivare le procedure per la sospensione dei mutui bancari e dei contributi previdenziali per le aziende agricole e gli agricoltori”. 

Un appello che arriva dopo che è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio la deliberazione della giunta per il sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla calamità della moria del kiwi per le province di Latina e Roma. Si legge nella deliberazione che “per i Comuni di Cisterna Di Latina, Aprilia, Sabaudia, Pontinia, Priverno, Sezze, Cori, Sermoneta, Terracina, Fondi e Sperlonga, o il danno alle produzioni agricole è stato valutato pari a 113.103.000 euro. Tale importo corrisponde al 45% della produzione lorda vendibile ordinaria del territorio delimitato, che ammonta al valore di 251.340.000 euro; o il danno alle strutture aziendali è stato valutato pari a 41.819.539,60 euro. Tale importo corrisponde al 40,79% del valore di ricostruzione degli impianti, che ammonta a 102.524.000 euro”.

Le richieste pervenute nel solo territorio di Cisterna sono state 417. Nella relazione sul riconoscimento dello stato di calamità relativo alla moria del kiwi si rappresenta, spiegano ancora dal Comune, che per estensione, con 7.100 ettari, la coltura di actinidia in provincia di Latina rappresenta la seconda coltura arborea dopo l’olivo ma la principale, in ordine di valore economico, insieme alla vite e coinvolge circa 1.100 aziende che conducono la coltivazione in forma specializzata. Il volume di prodotto commercializzato si aggira mediamente su 2.100.000 quintali annui per un volume di affari medio stimato di circa 514.000.000 euro”.

“La deliberazione di giunta regionale – hanno dichiarato il sindaco Mantini e l’assessore Cerro che ricostruiscono il lavoro fatto nel territorio pontino negli ultimi mesi – prende le mosse da una serie di azioni che ha visto la nostra amministrazione quale attore principale nella richiesta di riconoscimento dello stato di calamità. Infatti, nell’audizione della VIII Commissione consiliare permanente Agricoltura e Ambiente presieduta dal consigliere regionale e comunale Vittorio Sambucci del 7 settembre, abbiamo presentato un piano di azioni condivise ed elaborate con tutte le rappresentanze di categoria del comparto agricolo, le organizzazioni dei produttori e i maggiori produttori di kiwi e, soprattutto, frutto del lavoro svolto dall’osservatorio comunale per la tutela, la valorizzazione della coltivazione, della produzione e della commercializzazione del kiwi. Questo piano di azioni è stato alla base del documento votato nel consiglio comunale aperto che si è tenuto il 3 ottobre. In quella sede, grazie all’adesione riscontrata che è andata oltre gli steccati politici, si è dato un sostegno forte ad un intero comparto agricolo, messo in ginocchio dalla moria dei kiwi. Erano intervenuti i sindaci di Latina, Cori, Sermoneta, Sezze, Priverno, Pontinia; il vice sindaco di Sabaudia; il presidente del Consiglio comunale di Lariano; l’assessore all’Agricoltura del Comune di Lanuvio con un intervento scritto, che ringraziamo ancora una volta”.

“La Regione ha fatto bene il suo, ora spetta al Ministero disporre la deroga al Piano Assicurativo per l’attivazione del fondo 102/2004 e stanziare le risorse da destinare a compensare i danni registrati ai produttori e agli agricoltori della nostra comunità. Attendiamo le misure necessarie per la sospensione delle rate dei mutui bancari e per l’esonero del pagamento dei contributi previdenziali – hanno concluso Mantini e Cerro –. La salvaguardia del comparto agricolo del kiwi rappresenta per questa Amministrazione una priorità per la tutela delle imprese agricole piegate dal fenomeno della moria del kiwi, che purtroppo non accenna a fermarsi e che ha una ricaduta grave sul piano occupazionale. Continueremo ad essere vigili e ad avviare ogni ulteriore iniziativa, per quanto di nostra competenza, per raggiungere l’obiettivo di assicurare il sostegno al comparto agricolo così in grave difficoltà”.

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