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Potenziamento del pronto soccorso e nuovo personale: focus della Regione sulle criticità dell’ospedale di Fondi

L’audizione in commissione Sanità richiesta dal consigliere Tiero. Presenti sindaci e associazioni insieme alla direttrice generale della Asl Cavalli. Maschietto: “Non ci arrenderemo, il San Giovanni di Dio merita di più”

Focus sulle criticità, e quindi anche sulle priorità, dell’ospedale San Giovanni di Dio a Fondi in commissione Sanità in Regione. L’audizione è stata richiesta dal consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Tiero e ha visto la partecipazione del sindaco Beniamino Maschietto, in rappresentanza anche dei colleghi Federico Carnevale di Monte San Biagio e Fernando Magnafico di Lenola, del vice sindaco di Itri Giuseppe De Santis, del presidente del Consiglio comunale di Fondi nonché referente dell’Associazione Terzo Millennio Giulio Mastrobattista, dei rappresentanti del comitato Pro Ospedale e della direttrice generale della Asl Silvia Cavalli. 

È stato proprio il consigliere Tiero a introdurre il tema spiegando come sia importante “conoscere le criticità della sanità locale e confrontarsi senza contrapposizione, con il solo obiettivo di capire i problemi per risolverli insieme”. Dall’audizione sono emerse varie problematiche, prima fra tutte la carenza di personale ma anche il depauperamento delle attività ambulatoriali del San Giovanni di Dio e tutti i soggetti presenti hanno auspicato un intervento della Regione per garantire un terzo polo di eccellenza della sanità pontina, al centro del territorio, tra l’ospedale di Latina a nord e quello di Formia a sud.

Il sindaco Maschietto, e i presenti all’audizione, hanno ribadito le criticità e, soprattutto, le priorità dell’ospedale: potenziamento del pronto soccorso e del reparto di medicina, assunzione di nuovo personale, in primis anestesisti e medici, e attivazione del day surgery. Il primo cittadino ha sottolineato poi come sia inaccettabile avere liste di attesa per interventi chirurgici importanti a 5-6 mesi; parole condivise anche dal vice sindaco di Itri De Santis. “Tra gli aspetti positivi della seduta di ieri - commentano dal Comune -, la presa di coscienza da parte dei commissari regionali delle potenzialità dell’ospedale di Fondi, una struttura grande e moderna, ubicata in un punto strategico del territorio provinciale che, in sinergia con il Fiorini di Terracina, potrebbe rappresentare un prezioso presidio centrale. Concetto valido sia nella quotidianità, considerando i numeri di Ostetricia e ginecologia, che d’estate quando l’utenza cresce esponenzialmente”.

“Sono pronto a ripetere altre cento volte quanto esposto ormai in ogni possibile sede - ha ribadito il sindaco di Fondi -. Devo dire che ieri ho percepito una forte presa di coscienza delle criticità esistenti, non solo in relazione al pronto soccorso e al personale, ma anche per quanto riguarda la medicina e le, quanto meno discutibili, modalità di ‘arruolamento’ di medici al pronto soccorso. Abbiamo bisogno, al contrario, di professionisti validi, stabili e presenti, che abbiano a cuore il proprio lavoro, il prossimo e l’ospedale. Ringrazio ancora una volta il presidente Rocca e coloro che, a tutti i livelli e colori politici possibili, stanno prendendo a cuore la nostra causa. La pazienza e la diplomazia premiano sempre, continueremo, goccia dopo goccia, a ribadire il concetto e a lottare per la sanità locale”. 

Nel corso del suo intervento, poi la direttrice generale della Asl Cavalli ha illustrato la situazione e i numeri dell’ospedale di Fondi che con le sue 591 nascite nel 2023 ha in ostetricia il suo reparto di eccellenza. Sono stati poi messi in evidenza “i tanti ambulatori specialistici attivi nell’arco della settimana” e le recenti assunzioni.

"Valutare l'ipotesi di un ospedale unico Terracina-Fondi"

"Intendo subito rimarcare il fatto che sono per valorizzare l'intero presidio Terracina-Fondi - ha deetto a margine della commissione il consigkiere regionale Tiero -. Valutando anche l'opportunità per il futuro, di realizzare un unico ospedale per quanto riguarda l'area centro. Credo che in provincia di Latina si possa andare verso una ripartizione netta tra presidio nord (Latina), presidio centro (unico ospedale Terracina-Fondi), presidio sud (Formia). Io la penso diversamente dal collega consigliere Tripodi. A mio parere occorre prioritariamente fare di tutto per trattenere i medici attuali e per invogliare altri loro colleghi a venire a lavorare presso l'ospedale San Giovanni di Dio, rispondendo agli avvisi pubblici dell'Asl di Latina. Ho sottolineato - ha aggiunto l'eponente pontino di FdI in Regione - come sia indispensabile portare avanti una politica di 'marketing' territoriale e sensibilizzare sul piano umano i medici ed i professionisti della sanità, affinchè trovino i giusti stimoli e siano messi nelle migliori condizioni per lavorare a lungo in questo importante nosocomio della provincia. Purtroppo, devo constatare, che troppi avvisi per il reperimento di personale predisposti dall’Asl di Latina sono andati deserti. Così come non condivido minimamente la proposta di far ruotare i medici tra i due ospedali per sopperire alle carenze. Secondo me questa soluzione porterebbe ad avere solo due realtà agonizzanti. Credo più in generale che si debba sollecitare il ministro della Salute Orazio Schillaci, per prevedere la possibilità di applicare contratti differenziati. In modo da soddisfare anche economicamente i medici ed i paramedici che operano nei Pronto Soccorso, in Medicina d’Urgenza, nell’area chirurgica ed in altre importanti discipline. Siamo al corrente della situazione venutasi a creare in generale nei Pronto Soccorso e nello specifico nella struttura di Fondi, dove la mancanza di camici bianchi ha assunto dimensioni piuttosto gravi, tanto da comportare il ricorso temporaneo al supporto di cooperative. Una conseguenza diretta del fatto che i medici rispondono agli avvisi pubblici solo per altri reparti. Prendo atto - ha poi concluso Tiero - che alcuni miglioramenti sono stati evidenziati dal direttore generale Silvia Cavalli. Ma è venuto il momento di affrontare in maniera sinergica le problematiche e cercare di dare risposte concrete alla popolazione fondana nonché alle comunità limitrofe. E lo dico come consigliere di maggioranza, perché intendo 'pungolare' l'azione dell'amministrazione regionale, al fine di ottenere risultati per il territorio".

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