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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il progetto

Siglato il patto per il contrasto alle povertà educative

Oggi la firma. Il presidente della Provincia Stefanelli: “ La creazione di una vera rete di attori, istituzionali e sociali, è la base per progettare percorsi di attenzione e supporto a questo tipo di disagi affinché nessuno resti indietro o sia lasciato da solo”

E’ stato siglato questa mattina presso la sede della "Latina Formazione e Lavoro" di via Epitaffio il Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative della Provincia di Latina. Un progetto che si pone come principio fondante la partecipazione attiva di bambine e bambine, ragazze e ragazzi, e giovani, ad ogni processo che riguardi la loro educazione e formazione. 

Ad aprire i lavori questa mattina il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli che nel suo intervento ha sottolineato l’attualità del problema soprattutto in questa fase storica. “Gli ultimi due anni vissuti con la pandemia e tutte le limitazioni che ha portato con sé – ha ricordato  – hanno indubbiamente accentuato i disagi sociali e le difficoltà nei nuclei familiari portando alla luce anche alcune falle del sistema educativo. Essere riusciti come ente di riferimento per l’intero territorio provinciale a raccogliere l’adesione dei Comuni ci fa capire l’importanza del ruolo della Provincia anche nel settore socio-educativo. La creazione di una vera rete di attori, istituzionali e sociali, può rappresentare la base per progettare percorsi di attenzione e supporto a questo tipo di disagi affinché nessuno resti indietro o sia lasciato da solo”. 

Il Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative 

La giornata di oggi rappresenta la conclusione del percorso avviato il 5 aprile con la convocazione della Commissione Scuola della Provincia nella quale è stato presentato il Patto e chiarite le opportunità del percorso. L’attivazione dei Comuni è una base indispensabile per una concreta attivazione del Patto Provinciale: ogni Amministrazione locale potrà stabilire le proprie modalità per gestire il coinvolgimento degli uffici, del Terzo Settore, delle Scuole e delle altre risorse del territorio da attivare al fine di portare contenuti, dati e esperienze a livello provinciale. A partire dal mese di maggio tutti gli Enti che avranno deliberato l’adesione - Comuni, Scuole, Terzo Settore - si riuniranno per istituire la Cabina di Regia e lavorare alla proposta di un Regolamento per dare gambe al Patto di territorio. La Cabina di Regia darà vita poi a un programma per la prima annualità che preveda: 1. La selezione delle priorità: ad es. dispersione e abbandono scolastico; necessità di socializzazione; percorsi di promozione dei minori etc. 2. Attivazione dei Tavoli Intercomunali che ragionino a livello di sistema sulle priorità selezionate; 3. Attivazione della comunicazione pubblica come supporto indispensabile alle attività del Patto; 4. I tempi e le modalità di funzionamento per la seconda annualità.

Campagna: "Quello di oggi non deve essere un punto di arrivo, ma di slancio"

All’incontro di oggi erano presenti tra gli altri il Rettore dell'Università di Cassino Marco Dell'Isola e la consigliera regionale Eleonora Mattia e la consigliera comunale e provinciale, Valeria Campagna. “Quello di oggi non deve essere un punto di arrivo, ma di slancio. Un momento da cui iniziare a ragionare intorno a idee nuove ed innovative circa le tematiche della scuola e dell’educazione – ha commentato Campagna - Parlare di povertà educative vuol dire, di riflesso, parlare di povertà sociali ed economiche. La scuola deve diventare una palestra di esercizio democratico, dove ci si educhi alla responsabilità verso gli altri e verso il proprio territorio. Dobbiamo pensare ad una scuola che progetti l'offerta educativa in un’ottica di ampliamento delle opportunità di apprendimento e di crescita personale. Un luogo in cui ragazzi, ragazze, bambine e bambini possano attivamente partecipare ed essere protagonisti. È per questo che siamo qui, oggi, a siglare questo patto”.
“Un patto che– specifica Campagna – deve essere la cornice strategica che ci conduce a raggiungere i suddetti obiettivi. Il senso del patto, infatti, è condividere obiettivi e metodi comuni a livello provinciale per attuare tutte le azioni necessarie utili al contrasto della povertà educativa e dell’abbandono scolastico. Muovendoci in questa cornice comune, e volgendo lo sguardo ad una visione nuova ed innovativa, potremo davvero procedere alla creazione di comunità educanti. È una scommessa educativa e culturale che vale la pena tentare. Dobbiamo costruire una nuova scuola, che sia inclusiva e che non lasci indietro nessuno. Una scuola che ripensi ai propri spazi nell’ottica di luoghi in cui studenti e studentesse si sentano a proprio agio e vengano messi nelle migliori condizioni per formarsi secondo le proprie inclinazioni ed aspirazioni. Ringrazio il presidente Stefanelli, i sindaci e gli assessori dei Comuni firmatari per la grande risposta data all’invito della Provincia e per essersi immediatamente attivati per l’adesione al patto. Ringrazio anche CSV Lazio e Cemea del Mezzogiorno in rappresentanza del terzo settore, l’Università di Cassino ed ovviamente la Latina Formazione per l’accoglienza riservata”.

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