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Il confronto

Cyber attacchi e sicurezza: il vertice in Prefettura con il presidente del Copasir Adolfo Urso

L’incontro alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine: “Nella provincia di Latina ho trovato una buona squadra che agisce all’unisono per la tutela di sicurezza del territorio”

Sicurezza, la guerra e possibili cyber attacchi: questi sono stati i temi al centro di un vertice che ieri si è tenuto in Prefettura a Latina a cui ha preso parte anche il presidente del Copasir, Adolfo Urso. Il Copasir, lo ricordiamo, è il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ed è un organo che esercita il controllo parlamentare sull'operato dei servizi segreti italiani.

Nella giornata di ieri, alla presenza anche dei rappresentanti delle forze dell’ordine, c’è stato l’incontro tra il presidente Urso e il prefetto di Latina Maurizio Falco per affrontare il delicato tema della sicurezz legata a possibili attacchi informatici, alla luce anche della guerra in Ucraina conseguenza dell’invasione russa.

“Quello di oggi è stato un momento di confronto importante - ha detto in apertura di conferenza il prefetto Falco -. Quello che abbiamo voluto dire al presidente Urso è che come squadra dello Stato, sotto il profilo della prevenzione della sicurezza, esercitiamo una forte attenzione nei confronti di possibili forme di cyber attacchi e del terrorismo in generale che potrebbero ricadere anche sul territorio di questa provincia”. Diverse sono i siti e le zone sensibili da tenere sotto controllo anche nel territorio pontino, come le aziende farmaceutiche o la centrale nucleare “su cui è massima l’attenzione - ha aggiunto il prefetto di Latina -. Non vogliamo fare allarmismo che deve essere distinto dall’esser pronti e dal prevenire, ma deve passare il messaggio che lavoriamo per prepararci a tutto. E questo è il senso della visita del presidente Urso; il nostro compito è quello di riuscire a rivisitare in itinere le priorità per reagire ai cambiamenti degli scenari”.

“Momenti come questi - ha detto il presidente del Copasir - non sono solo interventi istituzionali ma mi permettono di conoscere meglio le realtà territoriali. Il Comitato parlamentare deve garantire e controllare tutto quello che che riguarda la sicurezza nazionale non solo come intelligence, che resta comunque prioritario. Oggi ci rendiamo conto, anche a fronte di un intervento militare, quanto la sicurezza cibernetica sia significativa e importante ma va affiancata a quella tradizionale. E questi momenti sul territorio sono importanti proprio per ascoltare le realtà locali e le loro problematiche: quella di Latina ne ha tante e sono principalmente legate alla criminalità organizzata, ma ricordiamo anche che è una provincia con tanti siti sensibili che non sono solo militari, ma anche industriali, penso ad esempio a quelli farmaceutici”.

Soffermandosi poi sulla realtà locale, Urso, ha sottolineato di aver trovato nella provincia di Latina quella che considera “una condizione presupposto per ogni buon’azione, vale a dire la presenza di una squadra che agisce all’unisono per la tutela di sicurezza del territorio, che è la stessa condizione che ritroviamo oggi all’interno del Comitato parlamentare che io presiedo”. Ma guardando in avanti sul fronte della sicurezza cibernetica, ha poi concluso Urso, molto deve essere fatto per “educare i cittadini perché, soprattuto in questo momento, la tecnologia e la rete avvantaggiano il tentativo di penetrazione da parte dei sistemi totalitari che, da una parte con la guerra cibernetica e dall’altra con la macchina della disinformazione, cercano di influenzare, di condizionare e se volete anche di sottomettere le democrazie occidentali”. 

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