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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Qualità delle acque del mare, Pd e M5S: “Enti latitanti e maggioranza muta”

L’intervento delle consigliere Fiore e Ciolfi dopo la seduta della commissione congiunta Ambiente-Marina: “Approccio superficiale ai problemi, connotato dall'assenza di proposte, di assunzione di impegni, di prospettive”

“Sulla questione della qualità delle acque marine la maggioranza non dà risposte”: dopo Lbc, sul tema intervengono ora i gruppi consiliari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle alla luce della seduta della commissione congiunta Ambiente-Marina che si è tenuta nei giorni scorsi in Comune a Latina, in assenza degli enti competenti sulla gestione e il monitoraggio delle acque.

“Come Pd – sottolinea la consigliera Daniela Fiore - avevamo chiesto fin da luglio la convocazione della commissione ambiente per far luce sulla qualità delle acque del mare, dopo gli eventi di questa estate e i dati diffusi da Goletta Verde. Abbiamo sentito esponenti di maggioranza sostenere che quei dati siano stati una ‘forma di terrorismo psicologico’ ai danni dei cittadini e che abbiano condizionato negativamente l'andamento della stagione balneare. La verità è un'altra: bisognerebbe ragionare sui dati e mettere in campo le azioni concrete per abbassare il livello di inquinamento, senza minimizzare. Solo ieri è arrivata la convocazione della commissione, disertata da Arpa e dal Consorzio di Bonifica, e chiusa senza avere alcun elemento concreto che consentisse l'analisi dei fenomeni che interessano i canali. Il problema è stato affrontato solo marginalmente e dalla maggioranza non è arrivata alcuna proposta concreta di intervento”.

Rincara la dose la capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi: “Avevo avanzato una richiesta ufficiale alla sindaca Celentano riguardo la possibilità di aprire il tavolo tecnico alla presenza dei consiglieri comunali come uditori, ma questa opportunità ci è stata negata. Per questo motivo ci aspettavamo che nella commissione congiunta i consiglieri fossero aggiornati sull’esito del tavolo tecnico e messi in condizione di fare le opportune valutazioni politiche sulla base di dati scientifici e tecnici forniti dagli enti interessati. Nulla di tutto questo è avvenuto e i quesiti posti sull’adeguatezza degli impianti di depurazione del nostro territorio, nonché la richiesta di spiegazioni riguardo alcune criticità sulla qualità delle nostre acque, denunciate anche dall’assessore all’ambiente regionale, sono rimaste senza risposta. La commissione si è rivelata del tutto inefficace. Durante la seduta ho altresì ribadito la necessità di estendere la partecipazione al tavolo tecnico anche alla Regione Lazio, che risulta essere l'ente maggiormente competente sul tema secondo il Piano della Tutela delle Acque Regionale (PTAR), che declina tutte le azioni da mettere in campo e le modalità per attuarle relativamente alla tutela delle acque del nostro territorio”.

“L'assenza in commissione dell'assessore Addonizio e la presenza marginale dell'assessore Di Cocco - concludono le due consigliere - non sono state un bel segnale da parte dell'amministrazione, che dimostra un approccio superficiale ai problemi, connotato dall'assenza di proposte, di assunzione di impegni, di prospettiva. Riteniamo urgente assumere un indirizzo chiaro circa la risoluzione della questione delle utenze non allacciate alla rete fognaria nelle lottizzazioni a ridosso del lungomare”.

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