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Alta diagnostica al tempo del Covid: 20mila le prestazioni in un anno all’ospedale Goretti

Fatto il punto, soprattutto alla luce del periodo pandemico, sul progetto di alta diagnostica inaugurato a dicembre 2019 all’interno del nosocomio di Latina

L’impatto dell’alta diagnostica al tempo del Covid”: questo il titolo dell’evento online che si è svolto questa mattina e che è stato trasmesso sulla pagina Facebook del Comune di Latina. 

Un momento di confronto che ha fornito anche l’occasione per fare il punto, soprattutto alla luce del periodo pandemico che stiamo vivendo ormai da oltre un anno, sul progetto di alta diagnostica inaugurato a dicembre 2019 all’interno del Goretti. Al dibattito hanno preso parte il sindaco di Latina Damiano Coletta, la direttrice generale della Asl Silvia Cavalli, l’avvocato Sebastiano Fidotti, vice presidente della Fondazione Sanità e Ricerca, il professor Carlo Della Rocca, preside della Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università La Sapienza, e il dottor Cesare Ambrogi, direttore della Radiologia interventistica presso l’ospedale civile Santa Maria Goretti.

“Abbiamo organizzato questo evento online – commenta il sindaco di Latina – per illustrare ai cittadini gli effetti di questa scelta fatta da Comune, Università La Sapienza e Fondazione Sanità e Ricerca, grazie alla quale è stato messo a disposizione della Asl di Latina, e quindi della sanità pubblica, un vero e proprio centro di eccellenza. I numeri illustrati questa mattina nel corso del dibattito sono importanti, parliamo di circa 20mila prestazioni erogate nel periodo tra gennaio 2020 e marzo 2021, dunque quasi esclusivamente durante l’emergenza Covid. Solo per rendere l’idea, sono state oltre 12mila le tac effettuate, numeri determinanti per fare diagnosi accurate e tempestive durante un periodo così delicato come quello segnato dalla battaglia contro il Coronavirus. 

L’alta diagnostica è un progetto nel quale l’Amministrazione si è impegnata al massimo per individuare la migliore soluzione insieme alla Sapienza e alla Fondazione. Mettere a disposizione della Asl i macchinari donati dalla Fondazione è stata una intuizione di cui andiamo tutti orgogliosi, ancora una volta la sanità di Latina ha dimostrato tutta la sua eccellenza. I numeri – ha concluso il primo cittadino - ci dicono che la scelta si sta rivelando vincente perché il centro di alta diagnostica del Goretti oggi rappresenta un bene comune a disposizione non solo della città di Latina ma anche dei cittadini degli altri centri della provincia”.

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