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Il commento

Coronavirus, D’Amato sul nuovo decreto: “Dal Governo misure di buon senso”

L’assessore regionale commenta le nuove regole approvate dal Consiglio dei Ministri che riguardano Green Pass e scuole: “Evitare la Dad ai vaccinati è un elemento importante, non di discriminazione"

"Sono misure di buon senso, che ci aspettavamo e confermano che c'è una fase discendente”: con queste parole l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha commentato le nuove regole che sono state introdotte dal Governo con il decreto anti-Covid approvato nella giornata di ieri, 2 febbraio. Regole che riguardano sia la durata del Green Pass, che diventa illimitata per coloro che hanno ricevuto anche la dose di richiamo del vaccino contro il coronavirus, sia l’eliminazione delle restrizioni nei territori in zona rossa per coloro che sono in possesso della certificazione verde rafforzata che nuove regole per le quarantene e la dad nelle scuole.

"Ormai la strada è tracciata, si va verso la fine dello stato di emergenza e progressivamente andranno anche allentate alcune misure che finora abbiamo utilizzato” ha aggiunto D’Amato intervenuto questa mattina nel corso della trasmissione "Omnibus" su La7; nello specifico per quanto riguarda la scuola ha detto: “E’ importante ciò che è stato fatto: semplifica la vita alle famiglie, alle scuole stesse e consente soprattutto a chi è vaccinato di rimanere in in classe, evitare la dad e questo mi sembra un fatto positivo". Secondo quanto deciso dal Governo, infatti, con regole che si diversificano per il grado della scuola, gli studenti vaccinati o guariti dopo una positività al coronavirus resteranno sempre in classe dicendo addio alla didattica a distanza che si riduce comunque a 5 giorni per gli altri.

Riguardo alla decisione della Lega di non votare il decreto definendo “discriminatoria” la distinzione tra studenti vaccinati e non vaccinati, D’Amato ha aggiunto: “C'è un po' di demagogia. E’ chiaro che tutte le misure che sono state adottate per tutta la popolazione vanno ad agevolare chi si è vaccinato ma non può essere altrimenti e d'altronde vale anche l'effetto opposto: cioè lasciare a casa ingiustamente chi si è vaccinato. Va fatta la scelta di difendere la salute attraverso la vaccinazione e la scuola in presenza per consentire ai ragazzi di avere la loro socialità e la loro formazione. Evitare la dad ai vaccinati è un elemento importante, non di discriminazione. Il modello attuato ha sempre agevolato coloro che sono vaccinati. Dunque, sulla scuola sono state fatte scelte importanti, che semplificano la vita alle famiglie e consentono di mantenere in classe i ragazzi”.

Per quanto riguarda la situazione attuale nel Lazio, ha spiegato D’Amato, oggi ci sono “oltre 1.000 casi in meno rispetto allo stesso giorno della scorsa settimana. Questo trend si va consolidando e per noi è un'ottima notizia perché porterà nelle prossime due settimane a un allentamento anche della pressione sulla rete ospedaliera. La fascia maggiormente ostile alla vaccinazione è quella 40-49 anni, su cui ci dobbiamo concentrare, cosi come proseguirà un lavoro importante sugli adolescenti e le donne in gravidanza. I decessi - ha poi concluso - sono l'ultimo dato a calare, come la pressione sulla rete ospedaliera. Nel Lazio l'incidenza è diminuita del 30% su base settimanale, la curva ha cominciato a scendere”. 

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