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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sanità / Formia

Ostetricia: 15 mesi per ristrutturare 80 metri quadrati e i lavori non sono ancora conclusi

La denuncia della Uil Fpl che riguarda l'ospedale Dono Svizzero di Formia: "Condizioni di assistenza inammissibili, sul rispetto del capitolato di appalto intervenga la direttrice generale"

Quindici mesi di lavori per ristrutturare locali di 80 metri quadrati. Al reparto di Ostetricia e Ginecologia del Dono Svizzero di Formia gli interventi sono iniziati a ottobre 2022 e i lavori non sono stati ancora consegnati. Da oltre un anno dunque l'assistenza in un reparto così delicato viene erogata in condizioni giudicate "inamissibili". La segnalazione arriva dal sindacato Uil Fpl di Latina, che scrive alla direttrice generale della Asl Silvia Cavalli chiedendo di intervenire tempestivamente per verificare il rispetto del capitolato di appalto. 

"La Uil Fpl - denuncia il segretario provinciale Giancarlo Ferrara - ha constatato lo stato dei locali della struttura in oggetto e le inammissibili condizioni con cui viene sostenuta la relativa assistenza. Pur apprezzando il processo di ristrutturazione in atto del servizio in questione, sicuramente teso al miglioramento delle sue condizioni strutturali, non può sottacere, rispetto ai lunghissimi tempi di realizzazione per il completamento dei lavori, che purtroppo si protraggono oramai dal mese di ottobre 2022 e tollerare le sue ipotizzabili conseguenze sulla sicurezza e sulla qualità delle relative cure. Al fine di riportare le condizioni ottimali per potenziare la performance del servizio, restituire l’ordinaria dignità lavorativa e per cessare il disagio ai molteplici utenti bisognosi, si chiede dunque un tempestivo intervento risolutore teso al rispetto del relativo capitolato di appalto, sia nei termini di consegna dei lavori di ristrutturazione sia nella conformità degli stessi. Tale richiesta è finalizzata unicamente alle proprie prerogative sindacali e alla conservazione dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi ospedalieri della Asl Latina, che nella fattispecie interessa il vasto bacino d’utenza afferente al Dea di I livello".

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