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Sabato, 27 Aprile 2024
Latina

Manifestazione degli studenti: intimidazioni dei gruppi di estrema destra

La denuncia della Rete degli studenti medi: "Aberrante la propaganda neofascista, non resteremo in silenzio davanti alle violenze"

La manifestazione organizzata ieri, 17 novembre, dalla Rete degli studenti medi provinciale, con centinaia di ragazzi in piazza per rivendicare e difendere un modello di istruzione pubblico e solidale, ha visto anche la partecipazione di frange di estrema destra del movimento studentesco. La stessa Rete degli studenti medi sottolinea che nel corso dell'evento a Latina ci sono stati momenti carichi di tensione, con tanto di atti intimidatori e minacce nei confronti dei componenti dell'organizzazione studentesca e di molti ragazzi che partecipavano al momento di piazza.

"Atti questi gravissimi - sottolinea il coordinatore del movimento, Valerio Rosario Cardarelli -  che trovano la ferma condanna della della nostra organizzazione, sgomenta dagli atteggiamenti squadristi di soggetti in larga parte esterni alla comunità studentesca e atti ad intimidire i nostri compagni e le nostre compagne. La Rete degli studenti medi si è sempre dimostrata aperta al confronto democratico con le altri parti politiche, soprattutto interne al movimento studentesco, tuttavia troviamo intollerabile che questo confronto sfoci in sterili contestazioni e fischi durante gli interventi, in atti intimidatori ai danni dei partecipanti ai momenti di piazza e in minacce verso i componenti della nostra organizzazione. Troviamo aberrante la propaganda neofascista, la partecipazione a momenti come questo di esponenti dell'ultra destra con simboli che richiamano organizzazioni neofasciste e neonaziste, che cercano lo scontro con minacce e intimidazione, atteggiamenti che speravamo di aver consegnato a un passato lontano e che ora tornano a riproporsi con terribile pericolosità".

"Noi, come studenti e studentesse, militanti della Rete, membri della comunità e del movimento studentesco, cittadini e cittadine, siamo sempre stati e continueremo sempre ad essere pronti al confronto democratico, tuttavia non rimarremo in silenzio davanti alla violenza. Condanniamo fermamente questi atti che non ci spaventeranno, ma ci preoccupano in quanto indice dello stato di salute della nostra democrazia. Continueremo con la stessa, se non maggiore forza, a portare le nostre istanze nelle piazze, a dialogare con parti sociali e corpi intermedi, con le comunità e con chiunque sia aperto a questo dialogo; democratico, sincero e salutare. Non ci piegheremo alle minacce, all'intimidazione e alla violenza, continuando la nostra attività politica saldi nei nostri valori e con le nostre proposte".

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