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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Lazio in zona bianca: le regole valide dal 14 giugno anche in provincia di Latina

Si allentano le maglie con l’ingresso nella fascia in cui sono previste minori restrizioni. Niente più coprifuoco ma resta obbligatoria la mascherina; le nuove disposizioni per bar e ristoranti e sugli spostamenti

Da lunedì 14 giugno anche la provincia di Latina e tutto il resto del Lazio saranno in zona bianca. La conferma è arrivata nella giornata di venerdì 11 giugno, quando il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato la nuova ordinanza. Oltre che per il Lazio il passaggio nella fascia che prevede restrizioni meno rigide per il contrasto alla diffusione del coronavirus è previsto anche per Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia e la Provincia Autonoma di Trento.

L’arrivo in zona bianca era stato ampiamente preannunciato già nelle scorse settimane anche in virtù dei numeri fatto registrare dal Lazio. La curva è progressivamente in discesa con un allentamento della pressione anche sulle strutture ospedaliere; l’incidenza, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Regione, per la terza settimana consecutiva è sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti, assestandosi sui 23 casi ogni 100mila abitanti e l’indice Rt è a 0,62. “Siamo in una fase in cui possiamo riprendere in mano con più serenità le attività della nostra vita quotidiana, ricordando sempre di non abbassare la guardia e di continuare a rispettare le basilari regole per arginare il contagio” hanno commentato dalla Regione.

Coletta: “Un passo in avanti verso la libertà, ma sempre con giudizio”

“Un altro passo in avanti verso la normalità, un cambiamento che la comunità di Latina si merita perché si è sempre comportata con grande senso di responsabilità - ha dichiarato il sindaco del capoluogo pontino Damiano Coletta mentre ormai anche la provincia di Latina si appresta ad entrare nella zona bianca -. Tutto il Lazio ha sempre avuto buoni numeri e questo è evidentemente frutto di una buona e accorta gestione dell'emergenza da parte della Regione Lazio e delle Amministrazioni locali”. Ma l’appello è come sempre a non abbassare la guardia. “Ora la ripartenza con il nostro bisogno di libertà ma sempre con giudizio e rispettosi delle regole. Nel ricordo di chi ci ha lasciato per colpa del Covid - ha concluso il primo cittadino di Latina -. Il 21 giugno si avvicina: estate, ripartenza, rinascita”.

Zona bianca: le regole

Cambia, quindi, la vita anche dei cittadini pontini con l’ingresso in zona bianca dal 14 giugno. Le maglie si allentano e si acquisisono maggiori libertà. Innanzitutto non ci sarà più il coprifuoco: questo significa che non ci saranno più limitazioni di orari per gli spostamenti. E proprio quello degli spostamenti è un altro tema delicato che viene illustrato dal Governo con le Faq pubblicate sul sito. A chi si trova in zona bianca sono consentiti spostamenti verso altre località della zona bianca senza limiti relativi agli orari o ai motivi; senza limiti di orario ci si può spostare verso tutto il territorio nazionale se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute o verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; infine ci si può muovere verso tutto il territorio nazionale se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde Covid-19” valida nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione. Buone notizie con l’ingresso in zona bianca arrivano anche per bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione che possono restare aperti senza limitazioni di orari; sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Restano obbligatori, comunque, il divieto di assembramento e il rispetto del distanziamento così come anche l’uso della mascherina sia all’aperto che al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente.

La certificazione verde

Per quanto riguarda la certificazione verde, detta anche “green pass”, spiega sempre il Governo nelle Faq, viene rilasciata per attestare una delle seguenti condizioni: aver completato la vaccinazione anti-SARS-CoV-2; essere guariti da COVID-19, con cessazione dell’isolamento; aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2. Le prime due hanno una validità di 6 mesi, la terza di 48 ore. La certificazione di avvenuta vaccinazione può essere rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dal sanitario che effettua la vaccinazione, al momento stesso dell'effettuazione dell'ultima dose prevista. La certificazione è disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Quella per avvenuta guarigione è invece rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato. Cessa di avere validità se, nell’arco dei sei mesi previsti, l'interessato viene nuovamente identificato come positivo al SARS-CoV-2. La certificazione per tampone negativo, infine è prodotta, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.

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