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In tribunale

“Ti devo ammazzare”: minaccia e picchia madre e sorella, condannato a tre anni

L’uomo, un 53enne di Aprilia, era accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Assolto dall’accusa di estorsione aggravata

Tre anni di carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni. Questa la condanna inflitta dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Latina Mario La Rosa a C.G., 53enne di Aprilia arrestato il 1 gennaio scorso per una lunga serie di episodi di violenza domestica nei confronti della madre e della sorella che si protraevano orma da tempo.

L’uomo secondo l’accusa avrebbe messo in atto una serie di condotte reiterate minacciando di morte la madre con frasi tipo “Non deve più esistere la tua razza sulla terra” e “Ti devo ammazzare te e tutta la tua razza” e poi, passando dalle parole ai fatti, colpendola più volte con calci e pugni alle gambe e ad altre parti del corpo e con schiaffi alla testa. Il tutto provocandole lesioni personali consistite in un trauma cranico, contusione ad una coscia, escoriazioni al labbro e ad un orecchio. Il secondo capo d’accusa era di estorsione aggravata per avere, con minacce e aggressioni fisiche reiterate nel tempo costretto sia la madre che la sorella a consegnargli denaro che gli serviva per comprare droga e alcolici. Ieri il processo con rito abbreviato su richiesta della difesa rappresentata dall’avvocato Massimo Frisetti davanti al gup La Rosa.

Il pubblico ministero Giuseppe Miliano al termine della requisitoria ha chiesto una condanna per tutti e tre i capi di imputazione a sei anni di carcere mentre il legale dell’imputato ha chiesto l’assoluzione dall’accusa di estorsione aggravata. Una richiesta che il giudice al termine della camera di consiglio ha accolto emettendo una condanna a tre anni solo per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il 53enne è tuttora in carcere.

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