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Cronaca Cori

Coronavirus, 18 morti nella Rsa di Cori a novembre. Sul caso aperta un'inchiesta

Nelle scorse settimane il focolaio all'interno della struttura residenziale assistenziale. Il sindaco annuncia l'eventuale costituzione di parte civile

Una strage nella Rsa di Cori, dove nelle scorse settimane si è registrato un focolaio di covid. Sono addirittura 18 gli anziani ospiti della struttura residenziale deceduti. Sul caso è stata aperta un'inchiesta della procura di Latina che ha delegato la polizia per acquisire le carte e avviare le indagini che puntano a chiarire se siano state adottate tutte le misure di sicurezza.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Cori Mauro De Lillis, che affida le sue parole alla sua pagina Facebook: "Il giorno in cui fui eletto sindaco della città di Cori, sapevo benissimo che stavo iniziando un’avventura e un’esperienza unica che avrebbe lasciato un segno nella mia vita. Così come sapevo che stavo per ricoprire un ruolo che avrebbe richiesto tanto impegno, sacrifici e tanta responsabilità. Sapevo tutto questo ma, per essere sincero con tutti voi  non mi sarei mai aspettato di affrontare una pandemia e tutte le sue conseguenze. Vi dico queste parole perché oggi voglio riservare un pensiero a tutti gli ospiti della Rsa di Cori che ci hanno lasciato. Nel mese di novembre 18 persone (di cui una residente a Cori) affette da numerose patologie, e risultate positive al covid, non ce l’hanno fatta. A loro, alle loro famiglie, la vicinanza mia e di una città Intera".

Gli ospiti che si trovano tuttora nella Rsa sono ancora positivi Da un punto di vista clinico sono stabili e le loro condizioni sono costantemente monitorate dalla Asl anche attraverso il sistema di telemetria che permette di condividere in tempo reale le loro condizioni attraverso il personale presente. "Il bilancio finale sulla vicenda della Rsa, come ho avuto modo già di dire, verrà fatto alla fine e da chi di competenza. Ora il nostro massimo impegno deve essere messo a disposizione per salvaguardare la salute di tutti noi". Il sindaco annuncia poi che il personale impiegato nella struttura e risultato positivo sta rientrando in servizio man mano che i tamponi danno esito negativo ed è sottoposto a sorveglianza attiva con somministrazione di test rapidi ogni tre giorni. Di concerto con la Asl inoltre si sta programmando la data dei prossimi tamponi per gli ospiti.

"Attendiamo l’esito delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria - conclude De Lilllis - e qualora dovessero emergere elementi di responsabilità l’ente è pronto a valutare la costituzione di parte civile".

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