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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'indagine della Finanza

Maxi frode fiscale: sequestro di beni da 10 milioni. Coinvolte anche società pontine

L'operazione della guardia di finanza di Nettuno ha toccato molte città italiane e alcune società di tre comuni della provincia di Latina. Scoperto un sistema di crediti fiscali inesistenti

Una maxi frode fiscale è stata scoperta dai finanzieri della compagnia di Nettuno che hanno sequestrato neni mobili e immobili e disponibilità finanziarie del valore di 10 milioni di euro. Le Fiamme Gialle lo scorso anno si erano imbattute in un commercialista di Anzio, già destinatario di un provvedimento cautelare personale, che aveva ideato un pacchetto “chiavi in mano”, che consentiva, dietro compenso, la creazione e l’utilizzo di falsi crediti fiscali per abbattere le pendenze debitorie verso il Fisco e l’Inps. Gli accertamenti si sono poi estesi, smascherando un sistema diffuso su tutto il territorio nazionale, che vedeva replicare lo stesso meccanismo fraudolento da parte di altri 9 consulenti fiscali.

Dall'esame dei conti corrente bancari delle società coinvolte è emerso che i crediti Iva venivano generati attraverso l'inserimento nelle relative dichiarazioni di spese in realtà mai avvenute, di costi per “ricerca e sviluppo 4.0” completamente inventati e di crediti per lavori alle facciate caricati sul portale Agenzia delle Entrate, con il supporto di fatture per operazioni inesistenti, senza aver mai eseguito interventi edili. I crediti fasulli venivano utilizzati in compensazione nei modelli F24 delle medesime società che li avevano generati ovvero ceduti a soggetti economici terzi, a fronte del versamento di un corrispettivo. I proventi dell’attività illecita venivano poi riciclati attraverso numerosi passaggi tra società domiciliate in Germania, Lituania, Svizzera e Malta e monetizzati con prelevamenti dai bancomat. 

Complessivamente risultano coinvolte nelle operazioni 19 società e 33 persone residenti in diverse città italiane: oltre ad Anzio e Nettuno anche in provincia di Latina, in particolare a Latina, Aprilia e Minturno. Il provvedimento di sequestro ha riguardato 12 terreni e 36 tra appartamenti e locali commerciali ubicati in tutta Italia, partecipazioni societarie, 11 veicoli, saldi attivi di conti correnti, polizze assicurative, contanti e orologi di lusso, del valore di oltre 10 milioni di euro, pari ai crediti di imposta inesistenti.

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