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Cronaca Sermoneta

Questione migranti a Sermoneta, la protesta davanti l’Istituto Rosa

Cittadini davanti i cancelli dell'Istituto Antonio Rosa per manifestare la propria contrarietà alla cessione, da parte delle Suore Casalanziane di un'ala dell'edificio, ad una cooperativa di Latina per ospitare migranti

Dopo la riunione dei giorni scorsi indetta dall’amministrazione comunale per un confronto con i cittadini, per discutere delle preoccupazioni sull'ipotesi dell'apertura del centro di accoglienza per extracomunitari presso l'istituto Antonio Rosa di Monticchio, nei giorni scorsi si è tenuta la manifestazione dei cittadini.

Un gruppo di circa cinquanta persone si è riunita venerdì scorso davanti ai cancelli dell'Istituto Antonio Rosa per manifestare la propria contrarietà alla cessione, da parte delle Suore Casalanziane proprietarie della struttura, di un'ala dell'edificio, ad una cooperativa di Latina per ospitare migranti. “Si tratta di persone legate affettivamente all'Istituto Rosa e alle Suore che fino a martedì scorso hanno abitato nella struttura: un luogo in cui ogni domenica si celebrava messa e nei decenni passati si andava a scuola” spiegano dall’amministrazione. Esponenti di maggioranza e minoranza del Consiglio hanno partecipato, infatti, alla mobilitazione insieme anche a consiglieri di altri Comuni.

Durante la riunione coi cittadini del 23 gennaio scorso, voluta dal sindaco Claudio Damiano e dal delegato ai servizi sociali Mauro Battisti, erano state recepite tutte le perplessità della cittadinanza: in primis la non opportunità della collocazione di una struttura per migranti in una zona troppo isolata dal contesto urbano, secondo i cittadini, fa accrescere la ghettizzazione” spiega il Comune in una nota.

Nel territorio di Sermoneta, hanno fatto notare ancora durante l'assemblea, “è già presente un numero elevato di extracomunitari impiegati in agricoltura, spesso in condizioni di forte emarginazione sociale. Non si possono imbastire nuove realtà se non si riescono a costruire le giuste condizioni per chi già è sul territorio. Dobbiamo restituire – hanno aggiunto – una dimensione civile a queste persone prima di dare ospitalità altri immigrati”. E ancora: “Gli extracomunitari già presenti hanno saturato le possibili misure occupazionali che il territorio può dare e nuovi arrivi sarebbero destinati a una nuova marginalizzazione”.

Il sindaco ha così comunicato a quell'assemblea la volontà di convocare un consiglio comunale da tenersi nel centro civico di Monticchio durante il quale concretizzare le richieste della cittadinanza in un documento da consegnare al prefetto dal primo cittadino stesso accompagnato da una delegazione di cittadini.

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