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Martedì, 30 Aprile 2024
Il caso

Nuova protesta della Uiltucs: "Denaro per lo shopping ma per i lavoratori i soldi non c'erano mai"

Sul caso della cooperativa Karibu e del Consorzio Aid interviene ancora il sindacato che aveva denunciato i mancati stipendi. Organizzato un nuovo presidio davanti al tribunale il 3 novembre

Nuove manifestazioni e sit-in di protesta dei lavoratori della cooperativa Karibu e del Consorzio Aid. Venerdì 3 novembre, in coincidenza con la data dell'udienza preliminare in tribunale, la Uiltucs di Latina ha organizzato un'altra manifestazione davanti ai cancelli di Piazza Buozzi per dimostrare le difficoltà dei lavoratori e delle lavoratrici. Tutto avviene dopo le ordinanze cautelari che hanno colpito i vertici delle due coop.

"Dopo gli arresti - si legge in un comunicato del sindacato - siamo ancora più convinti che il comportamento e l'operato di queste persone era orientato solo a svuotare le casse delle cooperative per interessi personali, lasciando i lavoratori senza salari. Mensilità e compentenze per circa 400mila euro ancora non pagate ai lavoratori che rappresentiamo. Gli inquirenti hanno fatto un ottimo lavoro, è ciò che i lavoratori attendevano ed è una risposta alle tante denunce che attraverso la Uiltucs di Latina sono partite su questa vicenda. I lavoratori, nonostante il disagio di non aver ancora percepito i stipendi arretrati, sono soddisfatti e credono nel lavoro svolto dalle istituzioni competenti, ma si aspettano ora anche uno sforzo per il pagamento delle loro spettanze. Come categoria, a nome di tutti i lavoratori, ricordiamo che abbiamo fatto richiesta nella costituzione di parte civile. In questo scandalo legato alla Karibu i dipendenti hanno subito un danno enorme; la professionalità e il loro tempo dedicato all'accoglienza e all'integrazione, anche nelle case per minori, non coincideva evidentemente con quanto emerge oggi dall'ordinanza del tribunale di Latina che ha portato alle misure cautelari".

Per queste ragioni la Uiltucs di Latina venerdì mattina ha deciso di continuare a denunciare il disagio dei lavoratori contro i "faccendieri dell'accoglienza": "Coloro che dovevano sorvegliare - aggiunge il sindacato - aveva una vista molto limitata. Non dovevano essere solo i lavoratori a interrompere questo percorso dei soldi pubblici". 

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