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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il provvedimento / Lenola

Pestaggio ai titolari dello stabilimento balneare: Daspo urbano per quattro minori e un maggiorenne

Il provvedimento del questore dopo la denuncia dei cinque responsabili di estorsione e lesioni aggravate. I fatti avvenuti lo scorso giugno sul lungomare di Latina

Altri cinque provvedimenti di Daspo urbani sono stati emessi dal questore di Latina nei confronti di altrettanti giovanissimi, quattro minori e un maggiorenne, accusati di una violenta aggressione ai titolari di uno stabilimento balneare del capoluogo avvenuta lo scorso giugno. Lo stabilimento è il Cancun e i cinque ragazzi, accusati di estorsione e lesioni aggravate, a novembre sono stati collocati in comunità in esecuzione di una misura cautelare.

Come emerso nel corso delle indagini della poliziam il gruppo si era presentato nello stabilimento e aveva preteso di usufruire in modo gratuito di tutti i servizi offerti. I cinque, scesi in spiaggia, avevano occupato altrettanti ombrelloni senza pagare il dovuto e di fronte alle rimostranze del proprietario della struttura avevano scatenato l'inferno, colpendo prima il figlio del titolare con calci e pugni e poi tornando in spiaggia dopo una breve tregua armati di bottiglie di vetro con cui avevano ferito anche il padre. Le vittime avevano riportato una prognosi di 15 giorni.

Proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago e nei locali della movida, la questura ha applicato dunque gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello del Daspo, con l'obiettivo di impedire a giovani che si rendono autori di violenze di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, come avviene per il Daspo sportivo.

I destinatari del provvedimento in questo caso sono ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni e un altro appena maggiorenne, tutti residenti a Latina. Ora scatta il divieto di frequentare locali pubblici, ristoranti, pub e discoteche del lungomare, per un periodo compreso tra uno e tre anni. In caso di violazione rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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