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Cronaca

False ricette per farmaci stupefacenti prescritti agli indiani: medico arrestato

L'indagine dei carabinieri del Nas. Indagati anche una farmacista e un avvocato. I farmaci servivano ai braccianti per sopportare le fatiche dei turni di lavoro

False prescrizioni di farmaci ad azione stupefacente. I carabinieri del Nas di Latina, a conclusione di un'indagine denominata "No Pain" coordinata dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, hanno dato esecuzione, a Latina e Sabaudia, a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un medico di medicina generale. Tre misure interdittive della sospensione dai rispettivi pubblici servizi, per la durata di un anno, sono state eseguite a carico dello stesso medico, di un farmacista e di un avvocato del luogo. Un divieto di dimora è infine scattato per una cittadina di nazionalità marocchina.

L'operazione dei Nas - Il video

I quattro sono indagati a vario titolo per illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato. Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese, sono state eseguite con il supporto di carabinieri del comando provinciale di Latina. Le indagini condotte dal Nucleo Antisofisticazioni pontino sono state avviate, d’iniziativa, ad aprile del 2020 in seguito ad un approfondito monitoraggio sulla dispensazione dei farmaci ad uso stupefacente e hanno permesso di accertare che il medico di medicina generale: aveva rilasciato illecitamente, per finalità non terapeutiche, a 222 assistiti di nazionalità indiana impiegati nel settore agricolo, circa mille prescrizioni mediche a carico del Servizio sanitario nazionale per oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente. L'assunzione del medicinale non serviva per curare patologie degli assistiti ma per consentire loro di sopportare la fatica di turni pesantissimi di lavoro nel settore agricolo. Le esenzioni del ticket sanitario hanno causato un danno al Servizio sanitario quantificato in 24.128 euro.

Il medico inoltre aveva prescritto indebitamente 3.727 ricette indicando falsamente il codice di esenzione ticket a favore di 891 pazienti provocando un danno pari a 146.052. Come accertato nelle fasi di indagine inoltre, prescriveva farmaci in realtà mai consegnati ai pazienti intestatari delle ricette, il cui costo veniva rimborsato alla farmacista indagata e destinataria della misura interdittiva. In concorso con gli altri indagati stranieri, formava falsi certificati medici finalizzati alla regolarizzazione di cittadini extracomunitari, attestando falsamente la loro presenza sul territorio nazionale in epoca antecedente all’8.3.2020. Infine, in concorso con un avvocato di Latina, aveva redatto un falso certificato a favore di un uomo 51 anni colpito da un ordine di esecuzione di carcerazione, attestando falsamente l'esistenza di patologie psichiatrice per ottenere una misura alternativa alla detenzione.​      

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