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Cronaca

Omicidio Giuroiu, in aula il video delle auto prima dello speronamento e del sequestro

Nuova udienza del processo ai fratelli Angelo e Salvatore Travali: gli investigatori ricostruiscono i movimenti a Borgo Sabotino

Nuova udienza questa mattina davanti alla Corte di assise di Latina del processo a carico dei fratelli Angelo e Salvatore Travali accusati di omicidio volontario per la morte del rumeno Nicolas Giuroiu, il 28enne rapito nel marzo 2014 a borgo Sabotino, ucciso a colpi di pistola e poi nascosto in una vasca per liquami di un’azienda agricola di Cisterna.

Il procedimento è stato stralciato dall’inchiesta ‘Reset’ condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma del quale faceva parte e trasferito al giudice competente.

In aula oggi è stato visionato un video recuperato da una telecamera di sorveglianza che si trovava nei pressi della centrale nucleare di Borgo Sabotino. Nelle immagini si vede un’auto di colore bianco – che secondo gli investigatori è quella dei Travali – affiancare un’altra vettura poi entrambe scompaiono dall’inquadratura ma si vedono altre auto che proseguono nella stessa direzione ma poi tornano indietro. Probabilmente perché non ripreso stava avvenendo lo speronamento dell’auto sulla quale viaggiava la vittima e poi il suo sequestro. Poi c’è la vettura bianca che torna indietro. La Corte presieduta da Gian Luca Soana ha anche ascoltato altri testi dell’accusa, alcuni investigatori i quali hanno raccontato di alcune intercettazioni telefoniche tra Travali e Ginga. Per l’uccisione del 28enne Manuel Ranieri è stato condannato a 24 anni e tre mesi di reclusione per omicidio volontario aggravato mentre Mirko Ranieri, fratello di Manuel ha avuto una condanna in via definitiva dal tribunale per i minori a 8 anni e Ionut Adrian Ginga a 18 anni. All’origine dell’omicidio secondo l’accusa secondo l'accusa, il tentativo della vittima di far prostituire una ragazza.

Si torna in aula il 13 settembre quando sarà ascoltato tra gli altri il collaboratore di giustizia Renato Pugliese grazie alle cui rivelazioni la Dda ha contestato anche ai fratelli Travali, assistiti dagli avvocati Giancarlo Vitelli e Italo Montini, l’omicidio di Giuroiu con l'aggravante mafiosa.

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