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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"A Gonfie Vele", progetto a rischio per un ricorso al Tar: rinviata la firma del contratto

Istanza della Nuova Residence, proprietaria di un lotto di terreno nell'area interessata dagli interventi di riqualificazione di Q4 ex ex Icos

C'è un ostacolo alla firma del contratto tra Ater e Comune di Latina in programma per domani per “A Gonfie Vele”, l’intervento di rigenerazione urbana del quartiere Q4 e dell’immobile ex Icos.

La società Nuova Residence ha infatti presentato un ricorso al Tar con il quale chiede l’annullamento in via cautelare di tutti gli atti approvati dall’amministrazione a partire dal 2022 oltre all'inibizione  della stipula del contratto che, si legge nel ricorso predisposto dall'avvocato Fabio Raponi "potrebbe arrecare un pregiudizio irreversibile alla ricorrente qualora la progettazione esecutiva non abbia superato le criticità dalla stessa rappresentate". E alla fine la conferenza stampa con firma del contratto presso la sede dell'Ater è stata rinviata "a seguito della sopraggiunta richiesta di pronunciamento urgente del Tar presentato da una società privata". 

La srl è infatti proprietaria di un lotto di terreno di circa 3.724 metri quadrati in viale Pier Luigi Nervi in prossimità della Pontina oggetto di una richiesta di permesso di costruire presentata a maggio 2017. L’area non è interessata da vincoli relativi all’assetto idrogeologico, ambientali, paesaggistici o culturali e da parte del Comune non è stato opposto alcun diniego così è stata richiesta l’adozione di un provvedimento espresso. Nel ricorso viene ricostruito l'iter del progetto - finanziato con 17 milioni di euro di fondi Pnrr - a partire proprio dalla pubblicazione della deliberazione del Commissario straordinario e delle tavole progettuali relative alla proposta comunale.

"La ricorrente è venuta a conoscenza –evidenzia il legale - che questo progetto comunale interferisce con il proprio progetto edificatorio ancora pendente e ne impedisce la realizzazione oltre a pregiudicare anche ulteriori diverse proposte edificatorie". Di fatto già a dicembre scorso il Tar aveva accolto il ricorso della Nuova Residence contro il provvedimento del Comune del 27 luglio 2023 che rigettava la sua richiesta di permesso di costruire. La società aveva denunciato la mancata indizione della conferenza di servizi da parte dell’amministrazione avendo essa presentato un progetto edificatorio necessitante tale passaggio ma da piazza del Popolo non c'era stata alcuna risposta. Così si è arrivati a chiedere di mettere in stand by la firma del contratto in programma per domani in attesa della prossima camera di consiglio del Tar già fissata per il 20 marzo per l’esame dell’istanza in sede collegiale. In caso contrario, sostiene la Nuova Residence, "inizierebbero i lavori che impedirebbero definitivamente la realizzazione del progetto della ricorrente che il Comune è obbligato ad istruire in esecuzione della sentenza del Tar".

Una bella rogna che rischia di mandare all'aria il progetto di riqualificazione.

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