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Cronaca

Esami diagnostici, il 60% dei pazienti non riesce ad accedere entro i 10 giorni previsti

I dati della Cgil mostrano che nella Asl pontina 6 persone su 10 ottengono la prenotazione per accertamenti di categoria B in forte ritardo

Nel Lazio è sempre più difficile curarsi e anche Latina non fa eccezione collocandosi al di sotto della media regionale nella classifica dell’andamento delle visite diagnostiche con priorità B e i tempi entro i quali vengono effettuate.

E’ questo il quadro con i dati raccolti dalla Cgil di Roma e del Lazio relativi al periodo 1/28 maggio 2023 dal quale emerge che quasi il 40% delle cittadine e dei cittadini che ha avuto bisogno di effettuare un esame diagnostico con priorità B non è riuscito ad accedere alle cure nei tempi previsti, ossia entro i 10 giorni. Nella maggioranza delle Asl la situazione è più grave. Le Asl di Frosinone, Latina, Roma 2, 3, 4, 5 e 6 sono al di sotto della media regionale del 61,2%. Latina è al 59,4% quindi anch’essa al di sotto della media regionale e naturalmente molto lontana dall’obiettivo minimo del 90%.

“Abbiamo bisogno di investimenti importanti da parte della Regione Lazio – sottolinea la Cgil regionale - per garantire il pieno accesso alle cure e rafforzare i servizi pubblici ma occorre un cambio di passo anche da parte del Governo: la cura non può attendere". Così il prossimo 24 giugno la Cgil, insieme a tante associazioni, sarà in piazza a Roma per una manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale.

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