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Cronaca

Scuola, avvio in salita: mancano i professori e l’assistenza per i disabili

Fa il punto della situazione la coordinatrice della Gilda Insegnanti: ancora non si è riusciti a garantire tutti i docenti in classe per ogni ordine e grado di scuola

Scuole ormai iniziate in tutta la provincia, ma non mancano le criticità legate al fatto che molti istituti sono senza docenti e senza personale Ata. La denuncia arriva dalla coordinatrice della Gilda Insegnanti Patrizia Giovannini che spiega come "l’impasse sia legata a molteplici fattori, primo fra tutti l’assenza di un coordinamento nelle operazioni di avvio dell’anno scolastico da parte della direzione dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio". "Questo - spiega - per la mancata nomina del direttore regionale dell’Usr, un posto vacante dal primo luglio scorso. Così i concorsi e le nomine da concorso sono avvenuti a volte in maniera discrezionale da parte degli uffici provinciali".

Altrettanto critico il fronte delle supplenze: "Ad oltre dieci giorni dall’inizio delle lezioni – continua la Giovannini – ancora non si è riusciti a garantire tutti i docenti in classe per ogni ordine e grado di scuola, a partire dall’infanzia fino alle superiori. La situazione è grave soprattutto nella scuola dell’obbligo, in particolare nella primaria dove nonostante la presenza di un gran numero di aspiranti nelle Gae (graduatorie ad esaurimento) e nei concorsi, a tutt’oggi ancora non si è riusciti a completare le nomine sui posti effettivamente liberi".

Ancora più problematico il quadro relativo al sostegno e rispetto ad alcune classi di concorso per discipline di scuole secondarie come lettere e matematica: "Questa situazione – spiega la segretaria della Gilda – è causata dall’assenza di aspiranti sia nelle Gae sia nelle graduatorie di merito dei concorsi appena conclusi e, tra l’altro, ancora oggi soggetti a rettifiche. Rispetto al sostegno, alla carenza di docenti specializzati e alla difficoltà di coprirne i posti si aggiunge il problema della mancanza degli Oss (operatori sociosanitari specializzati) che il Comune, prima che preoccuparsi degli  assistenti alla comunicazione, dovrebbe autorizzare nelle scuole per l’affiancamento alla cura e all’igiene personale dei ragazzi diversamente abili più gravi". 

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